La consigliera Russo: «La situazione finanziaria di Palazzo Zanca è la madre di tutti i problemi»

Se il caso Ialaqua è stato per quasi tutti i consiglieri l’argomento principe dell’ultima seduta del Consiglio comunale, c’è chi ha provato a spostare l’attenzione dei colleghi sul atri fronti. Dopo aver aspettato oltre tre ore per prendere la parola , la consigliera comunale di area Pd, Antonella Russo, è tornata ad accendere i riflettori sulle problematiche finanziarie del Comune di Messina, invocando l’arrivo in aula della proposta di delibera con cui chiede al Ministero di inviare in riva allo Stretto i propri ispettori, al fine di “vivisezionare” i conti comunali .

«La situazione finanzaria di Palazzo Zanca è la madre di tutte le problematiche, non è certo il caso delle tende», ha dichiarato la consigliera, convinta che «se non si risolvono le questioni di natura finanziaria a cascata rimarranno insoluti tutti gli altri problemi di questa città».

Citando l’articolo di Tempostretto sulla nuova anticipazione di tesoreria deliberata dalla giunta Accorinti, l’esponente del Civico Consesso ha spiegato che «siamo di fronte ad una cane che si morde la coda» e che per andare avanti non si può prescindere da una operazione verità sui conti comunali.

«L’amministrazione Accorinti – ha continuato la consigliera – si è affidata al piano di riequilibrio per sanare i debiti, ma non era l’unica via possibile. C’era anche il decreto 35 , ma come ha ammesso l’assessore Guido Signorino, per accedere alle risorse messe a dispsozione dallo Stato con questa misura legislativa era necessario avere i debiti fuori bilancio riconosciuti dal Consiglio Comunale».

E i debiti fuori bilancio sono il vero tallone d’Achille di Palazzo Zanca, secondo Antonella Russo. Esibendo ai colleghi l’elenco fornitogli dal ragionere generale Antonino Cama– dopo una sua richiesta di atti relativa ai debiti fuori bilancio aggiornati al 31 dicembre 2014 – ha fatto presente all’aula che nel documento rilasciato dal capo dell’area finanziaria ci sono solo i debiti inseriti nel piano di riequilibrio, fermi al 31 dicembre 2013. «Il ragioniere generale si assume la responsabilità di affermare che nel 2014 non si sono creati debiti fuori bilancio. Eppure, durante una seduta della I commissione, il presidente del Collegio dei revisori dei conti Zaccone ha detto chiaramente che c’è un debito fuori bilancio di oltre 900mila euro a causa dei maggiori costi sostenuti per il conferimento dei rifiuti alla discarica di Motta S.Anastasia».

Il nodo finanziario resta il pallino della consigliera Russo, pronta a portare avanti da sola la richiesta di invio a Messina degli ispettori ministeriali nel caso in cui l’Aula bocciasse la sua proposta.

Danila La Torre