Cronaca

Fuori per il coronavirus. Il boss di Barcellona, Angelo Porcino, torna in carcere

Era stato scarcerato da Voghera a fine aprile scorso, in periodo di quarantena in Italia per il coronavirus, ed era stato posto ai domiciliari per motivi di salute. Erano seguite tante polemiche e l’allarme era stato lanciato anche dal procuratore capo di Messina, Maurizio De Lucia.

Ora il boss di Barcellona, il 64enne Angelo Porcino, torna in carcere su disposizione del Tribunale di sorveglianza di Milano, “a seguito della segnalazione da parte del Commissariato di diverse violazioni delle prescrizioni imposte”.

Così i poliziotti del Commissariato di Polizia di Barcellona hanno eseguito l’ordine di espiazione di pena detentiva per la revoca della detenzione domiciliare.

Porcino è stato condannato per i reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione in concorso, fatti commessi tra il 1990 e il 2011, e dovrà scontare ancora 7 anni e 8 mesi.

Nell’ultimo decennio è stato coinvolto a più riprese nelle inchieste anti mafia sul clan di Barcellona, a cominciare dalle operazioni Gotha. E’ stato coinvolto anche nel recente blitz Dinastia, scattato lo scorso febbraio. Subito dopo i giudici messinesi gli avevano concesso i domiciliari ma era rimasto in carcere per Gotha VII. Il suo nome è stato legato all’inchiesta sulla morte dell’urologo Attilio Manca.