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Gli stati generali dell’antiracket si aprono a Castel di Lucio nell’azienda Mammana

Parte da Castel di Lucio la due giorni dell’antiracket, in corso a Patti ieri e oggi. Qui infatti i movimenti, le forze dell’Ordine e i rappresentanti istituzionali si sono trovati al cantiere del Gruppo Mammana, che proprio grazie al contributo del Fondo di solidarietà per le vittime di usura ed estorsione, ha acquistato due escavatori, dopo quelli andati alle fiamme negli attentati antiracket. Sui mezzi è stato posto un adesivo di Sos Impresa, la sigla antiracket guidata da Giuseppe Scandurra che ha supportato l’imprenditore.

Presenti il presidente nazionale dell’associazione antiracket e antiusura Luigi Cuomo e il vicepresidente Scandurra e il generale di Divisione Giuseppe Spina, comandante della Legione Carabinieri Sicilia, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Marco Carletti, il capitano della Compagnia di Mistretta Silvio Imperato, il tenente della Guardia di Finanza di Sant’Agata di Militello Marco Romeo e il commissario della Polizia di Stato di Sant’Agata di Militello, Sandro Laguidara, insieme ai presidenti regionali delle associazioni di Lazio, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia che fanno parte della rete e al sindaco di Castel di Lucio, Pippo Giordano.

L’assemblea si è poi spostata a Patti per il dibattito sui temi dell’antiracket e gli adempimenti associativi e prosegue oggi con un convegno che si svolgerà nella sala comunale di piazza Mario Sciacca.