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Il 13 marzo apre la stazione Fontanarossa. Da Messina si potrà andare col treno in aeroporto

Doveva aprire lo scorso 13 dicembre, aprirà invece il prossimo 13 marzo, cioè tra una ventina di giorni. L’aeroporto di Catania avrà una sua fermata ferroviaria, quindi da Messina, oltre che coi bus Sais, si potrà arrivare in aeroporto anche tramite treno.

La conferma arriva dal dirigente dell’area tecnica di Rfi, l’ing. Salvatore Leocata. “Stiamo lavorando per questo – dice -, dovremo ancora fare qualche riunione tecnica con la Sac (Societa aeroporto Catania, ndr) e speriamo non ci siano imprevisti. Ma non dovrebbero essercene”.

In realtà la stazione era già pronta lo scorso 13 dicembre. Ma non lo era la strada di collegamento, i cui lavori sono ora finalmente al termine. Circa 800 metri, che potranno essere percorsi in un minuto con bus navetta.

Quattro mesi di ritardo che non incideranno più di tanto, visto che la pandemia ha ridotto al minimo il traffico aereo. Nel 2020 Fontanarossa ha registrato un calo del 64.3 %, passando dai 10.223.113 passeggeri del 2019 a 3.654.457. A gennaio 2021 è andata peggio, con 133.781 passeggeri, in calo del 78 % rispetto ai 609.750 passeggeri del gennaio 2020.

100 km da Messina Centrale, percorribili in 1 ora e 20

La fermata è posizionata 5,2 km a sud di Catania Centrale, quindi distante 53 km da Taormina-Giardini, 73 da Siracusa e 100 km esatti da Messina Centrale.

Ad oggi, in attesa del raddoppio, la soluzione più veloce copre la tratta tra Messina Centrale e Catania Centrale in 1 ora e 14 minuti, con fermate intermedie ad Alì Terme, Santa Teresa Riva, Taormina – Giardini, Giarre – Riposto e Acireale. Si potrà, dunque, raggiungere Fontanarossa con un treno diretto in 1 ora e 20 minuti, lo stesso tempo che impiegava la maggior parte dei bus Sais nel periodo pre pandemia con partenza dallo svincolo Boccetta. Oggi tutte le corse passano dal centro di Catania e impiegano 1 ora e 50 minuti, considerando anche il lungo tracciato messinese da piazza della Repubblica a Gazzi e Tremestieri.

Il treno non soppianterà il bus ma rappresenterà una buona alternativa. Sarà fondamentale, però, la giusta integrazione di orari.