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Il cammino di De Luca. Il primo comandamento a Messina: “Sicilia isola di Autonomia e libertà” VIDEO

MESSINA – Da Fiumedinisi a Palazzo Zanca, in bici e a piedi: il cammino di Cateno De Luca verso Palermo ha ufficialmente preso il via. Nonostante il gran caldo, il leader di Sicilia Vera, con al fianco tra gli altri il portavoce Ismaele La Vardera, il presidente Pippo Lombardo e l’attuale sindaco di Messina, Federico Basile, ha dato inizio alla sua marcia verso il capoluogo siciliano, che lo vedrà impegnato nei prossimi giorni a stretto contatto con il territorio e i cittadini.

Il “primo comandamento”

All’arrivo, ha enunciato quello che definisce il “primo comandamento”. “Sicilia isola delle autonomie e delle libertà – dichiara De Luca, che prosegue – abolire il pizzo legalizzato imposto dall’utilizzo politico-mafioso della struttura burocratica regionale, semplificando i procedimenti, accorpando gli uffici e i servizi, decentrando al territorio la gestione delle principali competenze amministrative regionali, valorizzando le autonomie locali e i corpi intermedi con una norma regionale di intangibilità economico-finanziaria pluriennale”. Poi De Luca spiega: “Questo è il sistema delle autorizzazioni che viene strumentalizzato e abusato dalla politica per gli investimenti di privati e dei comuni. Lo abbiamo visto spesso, utilizzato per far saltare finanziamenti. Queste questioni tengono lontani gli imprenditori dalla Sicilia”.

Gli investitori da fuori

De Luca prosegue, raccontando di aver parlato con amici investitori che hanno spiegato i dubbi sull’investire in Sicilia. L’ex sindaco di Messina, candidato alla presidenza della Regione Siciliana, racconta: “Ricordate la riorganizzazione degli uffici che ho fatto a Messina? Ho snellito i procedimenti e velocizzato tutto. Questa è una riforma che non costa nulla, ma bisogna uscire dall’ottica della lottizzazione anche dagli uffici Regionali periferici, come Genio Civile, sovrintendenza, demanio o Asp. C’è una spartizione e c’è un uso politico di questi procedimenti e di questi uffici: ci siamo passati, questo sarà il primo comandamento”.

“Il viaggio è andato benissimo”

Poi il leader di Sicilia Vera si concentra su come sia andato il viaggio: “Benissimo, ho soltanto qualche dolore romantico. Devo mettere i piedi a mollo, queste sono le reazioni. Ho resistito perché sono abituato alla fatica e a camminare in luoghi più delicati. Non sono stanco pur non avendo un fisico elastico come prima, ho 50 anni e forse 10 chili in più da smaltire. Uno degli obiettivi è perderne 5, per 4 li abbiamo fatti saltare. C’è grande entusiasmo, tanti mi chiamano per fare un pezzo di cammino con me e mi permette di confrontarmi con la gente. Anche perché la sera faremo dei concerti-confronti con cui dare la possibilità di fare domande e dare suggerimenti”.

Le problematiche riscontrate: “Concessioni balneari e start-up”

“La comunicazione deve rompere la noia e il distacco – continua – perché se no i contenuti non vengono ascoltati. Io ho la mia esperienza e ho capito che l’iperbole, che altri definiscono ‘minchiata’, serve per attirare l’attenzione. Ma poi devi essere bravo a mettere i contenuti”. E tornando sul confronto con i cittadini, oggi è nata qualche nuova idea: “Abbiamo raccolto una questione che già conoscevo, il dilemma delle concessioni balneari dopo la riforma. C’è grande incertezza da parte di chi ha fatto molti investimenti, e questo porta incertezza per un settore fondamentale. Ho incontrato molti titolari di lidi che mi hanno consegnato la loro disperazione. Un’altra questione? Le risorse sulle nuove start-up, quelle dei giovani che ancora non vanno via. Chi si era preparato con progetti e altro è rimasto in una posizione di limbo”.