Cultura e spettacoli

Il Gatto Figaro aiuta i bambini a crescere

Si intitola Il Gatto Figaro il primo libro per l’infanzia di Grazia Calanna, illustrato da Giovanna Marchese, edito Algra. La vicenda si svolge tra il Parco dell’Etna e Catania, dove l’autrice vive e colloca abilmente le peripezie del gatto Figaro;giovane cantante lirico che porta già impresso nel nome il famoso personaggio dell’opera rossiniana Il barbiere di Siviglia, che dovrà contrastare la gelosia di Nerone, un gatto insicuro di se stesso e pertanto intento all’eliminazione del rivale.

La nascita del libro

Grazia Calanna, giornalista, dal 2001 collabora con il quotidiano La Sicilia il quale cura la rubrica di poesia “Ridenti e Fuggitivi”. Dal 2007 dirige il periodico culturale “l’EstroVerso”. Ha collaborato diverse riviste e ha all’attvo numerose pubblicazioni di poesia e saggistica. Dal maggio 2013, collabora con il Festival “Nei Luoghi della Bellezza”, diretto, a Noto, da Luisa Mazza. È inoltre responsabile dell’Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia).

“L’idea de Il Gatto Figaro è nata nell’ambito di un laboratorio di scrittura creativa che ho condotto, con la maestra Giovanna Marchese, illustratrice della storia, per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Giuseppe Fava” di Mascalucia, diretto dalla prof.ssa Maria Gabriella Capodicasa”.

Fondamento della conoscenza

“La storia tira in ballo un pizzico di filosofia, scienza che notoriamente ricerca un ordine morale superiore, con l’auspicio di innescare nei più piccoli, naturalmente con l’aiuto fondamentale dei più grandi, con i quali potranno condividere questa lettura, una riflessione utile alla crescita consapevole. Tutto ruota, o vorrebbe ruotare, intorno al fondamento della conoscenza: di se stessi, dell’altro, del mondo che abitiamo e del modo in cui lo abitiamo, dell’ascolto, della diversità come tesoro inestimabile, del rispetto rigoroso della vita in ogni sua espressione”.

Le parole dell’illustratrice

“Amo disegnare e colorare”dichiara Giovanna Marchese. “Da bambina trascorrevo il mio tempo a copiare, infinite volte, sempre lo stesso fumetto per imparare a memoria colori e forme. Illustrare Il Gatto Figaro ha rappresentato un periodo di grande entusiasmo, facendomi ripercorrere periodi vissuti in età adolescenziale”.

Ho preferito quindi illustrare Figaro con mano adolescente, usando colori vivaci e determinati, di grande impatto agli occhi dei giovanissimi lettori. I bambini amano disegni e immagini semplici ma decisi nella forma e nel colore. I piccoli lettori amano vivere le emozioni e le impressioni prodotte dai suoni, dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dalle luci, dai colori. È un libro multidisciplinare. Inserito e contestualizzato nel territorio catanese, offrirà ai lettori la curiosità e l’interesse di scoprire i luoghi dove si svolge l’intera storia”.