Cultura

Il progetto. “Viale Boccetta con vista mare per rilanciare Messina”

MESSINA Non più ostaggio di Tir e dello smog. Il Viale Boccetta può essere in parte pedonalizzato e vedere valorizzato il suo sbocco al mare, diventando una passeggiata stile Rambla. Un ritorno alla Messina che fu ma con un progetto proteso a dare un nuovo volto e futuro alla città. Un gruppo d’architetti ha elaborato un progetto, presentato al Comune di Messina, per la valorizzazione dello sbocco a mare del viale. L’obiettivo è pedonalizzare il tratto centrale e finale e creare alla foce del torrente Boccetta un affaccio proteso sul porto. Per la parte finale a mare, l’idea è quella di realizzare una pedana trasparente, con affaccio sulla stele della Madonnina e una vista sull’intera falce del porto.

La proposta è firmata dagli architetti Claudio e Massimo De Francesco, Maria Grazia Mondello e Clarastella Vicari Aversa, quest’ultima come consulente.

La passeggiata sul viale Boccetta

Scrivono gli architetti: “La proposta progettuale punta al recupero con valore simbolico di un viale, il Boccetta, asse centrale dell’accesso in città, che termina sul simbolo di Messina, la stele della “Madonnina” e la falce e che fino a pochi anni fa era architettonicamente parte integrante della passeggiata sul lungomare”. Nel frattempo, l’Autorità di sistema portuale ha annunciato il bando di partecipazione per la realizzazione del Lungomare Boccetta-Annunziata. Pure l’utilizzazione dei fondi del Pon Metro 2024-2020, che il Comune utilizzerà per rifacimento di alcune strade cittadine, sostituendo l’attuale asfalto con materiale drenante, è in armonia con l’idea.

“La Rambla darà un volto europeo a Messina”

Si legge nel documento: “Il progetto si propone di pedonalizzare il tratto centrale finale del viale Boccetta come opera di manutenzione straordinaria e miglioramento della qualità ambientale, connettendo la chiesa di San Francesco all’Immacolata e il PalAntonello alla via Vittorio Emanuele. E creare alla foce del torrente Boccetta un affaccio proteso sul porto, realizzato con materiali ecocompatibili su piattaforma di cristallo. Il tutto per consentire di riportare alla miglior vista dei cittadini e dei turisti il porto storico, la Falce e le sue architetture e beni storici (stele, faro del Montorsoli ex multis)”.

E ancora: “Sarà pure possibile valorizzare, attraverso la stessa piattaforma di cristallo, la vista sull’ancora esistente bacino di decantazione, costruito nel 1753 dall’ingegnere Amato Poulet, accanto alla Capitaneria di porto. Attraverso questi interventi il viale Boccetta, pur restando via di ingresso e uscita da Messina tramite l’autostrada, tornerebbe a esser parte integrante del suo lungomare, favorendo un percorso pedonale verso i beni storici antichi e contemporanei presenti negli edifici della chiesa e del PalaAntonello con la Gamm, Galleria d’arte moderna”. Alcune informazioni come quelle della vasca di decantazione alla foce del Boccetta, sono frutto di un confronto con il consigliere della IV Municipalità, Renato Coletta, che fornito l’antica planimetria.

Il progetto prevede un ritorno stile La rambla degli anni Trenta. Scrivono gli architetti: “Rimasta fino alla metà degli anni Sessanta, la Rambla concorreva a conferire un volto europeo a Messina. E potrebbe facilmente, sia pur in chiave contemporanea, tornare a esistere quale luogo di ritrovo e condivisione grazie a un susseguirsi di spazi verdi anche alberati, panchine e percorsi pedonali. Non è un caso che la già citata stele della Madonnina venne consacrata e inaugurata dall’arcivescovo il 12 agosto 1934. Il richiamo al passato della città ma anche alla Rambla di Barcelona è visivamente evidente. Gli effetti sulla viabilità e sulle esigenze di mobilità cittadina sarebbero positivi o, in ogni caso, non vi sarebbero “esternalità negative”. Ciò quanto a parcheggi, corsie di transito dei mezzi, fermate dei mezzi pubblici”.

Si legge sempre nel documento: “Il tratto interessato ha come perimetro lato monte le vie XXIV maggio e Mons. D’Arrigo; lato mare il corso Vittorio Emanuele, incrociando a nord e sud i corsi Garibaldi e Cavour. Si prevede di realizzare al centro e come in passato il tratto pedonale e far circolare i mezzi nelle quattro corsi laterali, due per senso di marcia, rimanenti.

“Una Messina con più spazi verdi”

“I marciapiedi attuali resterebbero uguali. Si creerebbe pedonalizzazione, allargando l’attuale spartitraffico e riportandolo alla pre-demolizione degli anni Settanta. Ci sarà un ritorno anche di spazi verdi per una fase ulteriore del progetto ForestaMe e una Messina più green e sostenibile”.

E ancora: “Sul piano architettonico si ricreerebbe continuità fra chiesa di San Francesco e stele della Madonnina, la Villa Mazzini e la passeggiata lungomare verso la cittadella fieristica, i giardini Ferdinando Borbone e il PalAntonello dove si potrebbe, con apposita scultura, valorizzare il luogo dove esisteva la Bottega di Antonello da Messina”.

L’affaccio a mare

“Per la parte finale a mare, l’idea è di realizzare una pedana trasparente sul mare con affaccio sulla stele della Madonnina, uno dei principali simboli della città e favorire una vista a 360 gradi sull’intera falce del porto. Un balcone privilegiato proteso sul mare, proteso verso la Madonnina, uno degli storici simboli della città, sull’ingresso della falce e sullo Stretto; e Il balcone sul mare, potrebbe divenire uno dei punti privilegiati anche per riportare anche la giusta visibilità ai resti della sottostante antica opera idraulica”.

Una scultura per ricordare Antonello

Concludono gli architetti: “S’immagina un percorso dal mare verso il laboratorio di Antonello da Messina. Con un concorso aperto agli artisti, si potrebbe collocare un’opera d’arte, una scultura significativa e rappresentativa, che possa ricordare la figura di Antonello in aggiunta all’attuale semplice e modesta targa in marmo”.