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Il seggio all’Ars è di Laccoto ma l’escluso Luigi Genovese prepara il ricorso

MESSINA – Mercoledì esporrà in conferenza stampa le sue ragioni. I suoi dubbi, le sue perplessità, che lo porteranno a presentare ricorso. Luigi Genovese è ufficialmente fuori dall’Assemblea regionale siciliana. Un esito clamoroso per il deputato uscente, ex mister 18mila preferenze, e figlio di Francantonio Genovese.

Giuseppe Laccoto, di Prima l’Italia – Salvini Premier, sindaco di Brolo ed ex Margherita e Pd, viene eletto con 4.790 voti, mentre la lista ne ottiene 14.154. Luigi Genovese ottiene 9.233 voti e la lista Popolari e Autonomisti ha avuto 14.124 voti.

Luigi Genovese, dato che tutto si è deciso per una trentina di voti, non demorde e punta sul ricorso. Nella mattinata di mercoledì, alla sala Commissioni di Palazzo Zanca, è in programma una conferenza stampa del giovane deputato e degli avvocati Marcello Scurria e Francesca Andò chiarirà la posizione, con l’annuncio del ricorso. L’incontro con i giornalisti sarà incentrato “sulla situazione emersa nella fase immediatamente successiva alle elezioni regionali del 25 settembre scorso e sull’attribuzione dei seggi”.

Come legale l’avvocato Scurria

Terminato l’incarico come presidente di Arisme (Agenzia per il risanamento), si è di nuovo immerso nella sua professione Marcello Scurria. Una personalità conosciuta che in passato non aveva lesinato piccoli “colpi di scena”, come quando era diventato legale dell’allora sindaco Giuseppe Buzzanca dopo averlo in precedenza avversato. Un passato a sinistra, per lui, e in una fase successiva la collaborazione prima con Buzzanca e poi con De Luca. Tornato a fare a tempo pieno l’avvocato, Scurria punta a dimostrare che il seggio spetta a Genovese e non a Laccoto.