Imu Sicilia, Autonomi e Partite Iva a Musumeci: “Rinviate il pagamento”

Rinviare il pagamento dell’Imu al prossimo mese di settembre. E’ la richiesta contenuta in una lettera indirizzata al presidente della Regione Nello Musumeci e a tutti i sindaci dei comuni della Sicilia. Ad inviarla il Movimento Autonomi e Partite Iva, coordinato dal messinese Daniele Zuccarello ma che in poche settimane ha già coinvolto diversi rappresentanti nei territori, dai piccoli comuni messinesi fino a città come Catania, Palermo, Siracusa, Enna. Un coro unanime che lancia un’altra proposta per aiutare una larga schiera di lavoratori e professionisti dopo questa drammatica emergenza Coronavirus

Il “Decreto Rilancio”, scrive il movimento, ha conferito ai comuni la facoltà di rinviare il termine del pagamento dell’acconto IMU previsto per il 16 giugno. Solo alcune tipologie di attività turistiche e ricettive sono state esentate dal decreto. L’ANCI, inoltre, ha predisposto una bozza di delibera riservata ai comuni per posticipare i termini come data ultima al 30 settembre 2020.

«Non riusciamo a comprendere come oggi la Regione Siciliana e tutti i comuni che ne fanno parte non prendano in considerazione tale possibilità. Le nostre imprese e tanti cittadini siciliani solo da qualche giorno, e con mille difficoltà, stanno cercando di riportare la propria vita e il lavoro alla normalità. Ma oggi non sono in grado di pagare l’imposta IMU. Sempre tanti cittadini siciliani, solo da pochi giorni (e non tutti), hanno ricevuto la tanto attesa cassa integrazione. È necessaria una proroga almeno fino al 30 settembre, anche se l’esenzione sarebbe stata un’azione più gradita, per permettere di recuperare le perdite subite economicamente in questi mesi di pandemia».

L’appello

Il movimento Autonomi e Partite Iva fa una appello a tutti i sindaci siciliani e al Presidente della Regione Musumeci di prorogare il termine, così come è stato fatto in altri comuni Italiani e in qualche caso raro di comune siciliano. Altrimenti. Scrivono, le tante dirette e interviste resteranno, come già abbiamo appreso più volte, un amaro slogan.