Cronaca

Inquinamento torrenti, a processo ex sindaco Accorinti ed ex presidente Amam Termini

MESSINA – Si aprirà nell’estate del prossimo anno il processo per l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, l’ex presidente dell’Amam Leonardo Termini, il dirigente comunale Antonio Amato, rinviati a giudizio per lo stato dei torrenti cittadini. Lo ha deciso il Giudice Ornella Pastore che, alla fine dell’udienza preliminare, ha accolto la richiesta della Procura – formulata dal pubblico ministero Giovannella Scaminaci – e rinviato a giudizio tutti gli indagati, ad eccezione del direttore generale Amam Luigi La Rosa, prosciolto con formula piena.

Proprio il direttore in pensione nel corso degli accertamenti complessivi sullo stato dei torrenti a Messina e la messa in sicurezza ha offerto molti spunti agli inquirenti, per ricostruire il seguirsi degli interventi effettuati da Palazzo Piacenti. A lavorare al caso sono stati i carabinieri della sezione di Polizia Giudiziaria.

9 foci di torrenti sequestrati nel 2016

Il processo che comincerà tra quasi un anno, però, riguarda un intervento non effettuato, o meglio la mancata manutenzione e le mancate richieste di fondi per i progetti di messa in sicurezza dei torrenti. Sei anni fa la Capitaneria di Porto e mise i sigilli a ben 9 scarichi a mare – torrente Europa, Boccetta, Portalegni, Giostra, San Licandro, Annunziata, ed il quadro dei comandi del depuratore di Mili perché alcune tubature e condotte fognarie versano direttamente in mare materiale altamente inquinante. Ma sotto la lente c’è stato anche il torrente Bordonaro.

I reati ambientali, una coperta troppo corta

Gli avvisi di garanzia per Accorinti e gli altri scattarono poco dopo. Una parte delle ipotesi d’accusa è stato nel frattempo in soffitta. Il capitolo bonifica ancora aperto. Così come il rischio che alle prime piogge abbondanti i letti dei fiumi cittadini diventino pericolosi.

Oltre il processo

E’ al dibattimento, quindi, che si chiarirà se il primo cittadino messinese ha avuto responsabilità penali in quel livello di inquinamento andato spesso oltre i limiti consentiti. Al di là delle responsabilità penali e dello “spettro” della prescrizione, sempre troppo corta, per i reati ambientali, in ogni caso il processo potrebbe offrire spunti interessanti per valutare gli interventi effettuati e da effettuare sui corsi dei fiumi cittadini, attraverso i dossier dei consulenti.