Coronavirus

L’assessora Tringali: non era festa. Ma sul “diversamente party” è ancora scontro

Le dichiarazioni dell’assessora Laura Tringali sui festeggiamenti per il suo compleanno, lungi dal gettare acqua sul fuoco, hanno appiccato un incendio. Così, ai consiglieri Pd che ne hanno chiesto le dimissioni si sono aggiunti i pentastellati e il vice presidente del Consiglio comunale Nino Interdonato.

Il buffet illustrativo

Non era una festa” ha cercato di spiegare l’assessora in merito a quanto accaduto nella pausa pranzo del 22 febbraio all’istituto Antonello del quale è dirigente scolastica. Era sì il suo compleanno, c’era la torta, c’erano circa 15 personema in tavoli ampi ed a rotazioni”, c’era il buffet “ma era illustrativo”, c’erano panini e porzioni di pasta e lo spumante, c’era la foto “volevo un ricordo ma le ho fatte a rotazione, non tutti insieme”.

“Tutto in regola”

A chi le chiede se non sia pentita di un comportamento inopportuno sia i festeggiamenti all’interno di una scuola in zona gialla e con le regole anti covid lei spiega. “Ho preso la situazione in mano, mi ero accorta che stavano preparando loro per me allora ho allertato il dipartimento cucina e ho chiesto di preparare per una pausa pranzo diversa dal solito panino. La pausa pranzo la fanno tutti in Italia. Ho chiesto dolce, spumante per il brindisi e piccole porzioni monodose”.

“E’ un attacco politico”

Nessun party quindi secondo la Tringali, ma turnazione e foto in più gruppi per avere un ricordo. Quanto all’opportunità che un’assessora organizzi un compleanno a scuola aggiunge “non è un delitto festeggiare la vita, fa bene all’anima. Io in ogni caso nella mia scuola sono la dirigente scolastica non l’assessore. Non devo chiedere scusa a nessuno. E’ un attacco politico”.

Le reazioni

Molti genitori degli studenti non la pensano come lei e fioccano le reazioni sui social. Non mancano le reazioni social da parte di ristoratori, giovani e quanti da tempo non possono fare nessun tipo di festeggiamento. Tantomeno a scuola. Sul fronte politico a chiedere la testa di Laura Tringali sono i consiglieri comunali del M5S Cristina Cannistrà, Paolo Mangano, Andrea Argento e Giuseppe Fusco, che invitano il sindaco Cateno De Luca a prendere posizione sull’accaduto e a scegliere con maggiore accuratezza i suoi assessori, specialmente per ciò che concerne un settore nevralgico come quello dell’Istruzione.

M5S: Deve dimettersi

«L’assessora ha confermato candidamente l’allestimento di un banchetto a scuola, con tanto di foto, regali, torta, brindisi, buffet e la partecipazione di 15  persone, in piena pandemia da Covid 19. Riteniamo assolutamente inaccettabili le affermazioni dell’esponente della Giunta, che non ha evidentemente compreso la gravità del fatto. L’assessore avrebbe dovuto porgere immediatamente le sue scuse ai giovani e alla comunità tutta, che quotidianamente affronta con mille difficoltà le restrizioni dovute all’attuale condizione di emergenza, invece si è limitata ad addurre delle giustificazioni incomprensibili e del tutto fuori luogo, a partire dalla strana distinzione fra il suo ruolo di preside e quello di rappresentante delle Istituzioni».

L’ironia di Nino Interdonato

Sarcastico il vice presidente del consiglio comunale Nino Interdonato, Sicilia Futura “L’assessore Tringali conferma di avere ordinato il pranzo per 15 persone, alle cucine della scuola che Lei dirige, per festeggiare il suo compleanno. In pandemia, zona gialla, dove al ristorante  si può andare solo a pranzo e massimo in 4 persone. Adesso insieme alle dimissioni, deve presentare anche i documenti  che attestino che Lei abbia sostenuto le spese del pranzo, onde evitare di sfociare in  altri spiacevoli incidenti di percorso! P.S. per il modulo delle dimissioni chieda in giunta, dovrebbero avere il modulo pre-stampato. Infine, la storia che quando è a scuola non riveste il ruolo di Assessore all’istruzione, è aberrante. Non offenda l’intelligenza dei messinesi.