Massaro come Sturniolo e Lo Presti: no alla multiservizi. E chiede chiarezza a Signorino

Una Multiservizi per accentrare le gestioni di tutti i servizi essenziali cittadini, dai rifiuti all’acqua, passando per il verde pubblico, con una forma societaria che punta più al profitto che ad una gestione dei beni comuni democratica e partecipata? No, grazie. A dirlo sono stati nei giorni scorsi i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Struniolo (vedi qui), a cui oggi si aggiunge il segretario regionale dell’Orsa Mariano Massaro.

Massaro ha infatti inviato una lettera aperta al vice-sindaco Guido Signorino, in cui sottolinea che «i Consiglieri Comunali Gino Sturniolo e Nina Lo Presti che hanno denunciato, carte alla mano, la deriva “simil-liberista” di un’Amministrazione che in campagna elettorale aveva propagandato altro».

«L’ATM- scrive ancora il segretario dell’Orsa – è ancora una partecipata ma se la tendenza è quella della multiservizi e delle SpA, mi sia consentito il timore che anche i trasporti, alla fine, finiranno nel calderone. Fatta salva la buona fede, credo che il nodo del contendere si fondi su concezioni diverse di gestione pubblica dei beni comuni, per quanto mi riguarda la forma societaria SpA punta al profitto per statuto, anche se composta da soggetti pubblici, in alcun modo la si può spacciare per direzione pubblica, è il primo passo verso la privatizzazione».

Secondo Massaro, infatti, «l’immissione nel mercato dei servizi essenziali si pone in antitesi alle istanze provenienti da quel “basso” alla base dell’elezione del sindaco di Messina che, a sua volta, ha nominato Lei vicesindaco con deleghe al Bilancio, Sviluppo Economico e Turismo, Patrimonio, Rapporti con Società Partecipate e con l’onere di amministrare in coerenza con il programma elettorale condiviso dal “basso” che non accenna minimamente alla gestione dei servizi attraverso le SpA».

Il segretario del sindaco autonomo ci tiene a precisare che non esiste alcuna questione personale tra lui e Signorino e le critiche nascono dal desiderio di rispettare «l’intento statutario dell’OR.S.A», .che ha come missione quella di «assecondare i bisogni della gente e dei lavoratori che dal nostro punto di vista vanno oltre le esigenze di profitto di qualsivoglia SpA».

«Il confronto, anche se aspro – conclude Massaro – serve a crescere, l’auspicio è che anche Lei risponda ai nostri dubbi con i fatti; è fondamentale chiarire i programmi dell’Amministrazione parlando alla gente con la verità che nell’era della menzogna è già un atto rivoluzionario»