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L’importanza dei “fetches” per la costruzione di importanti opere marittime

Per “fetch” s’intende la lunghezza della porzione di mare sulla quale soffia il vento e avviene la generazione del moto ondoso. In bacini semichiusi di estensione limitata, l’individuazione dei fetches può essere eseguita facendo ricorso al concetto di “fetch geografico” che indica la distanza geografica tra il punto di interesse e la terra più vicina in relazione ad una prefissata direzione. Tale assunzione risulta plausibile quando le dimensioni caratteristiche delle perturbazioni che interessano il bacino sono dello stesso ordine di grandezza dei valori massimi che caratterizzano i fetches geografici.

L’imponente moto ondoso sullo Ionio durante la forte mareggiata del 13 gennaio 2009. Foto realizzata da Gabriele Branca

Quando invece i valori massimi dei fetches geografici sono superiori alle dimensioni delle perturbazioni, allora si assumerà quest’ultima come distanza di generazione del moto ondoso. Considerato che nel mar Mediterraneo i cicloni extratropicali hanno estensioni massime dell’ordine dei 600 km, i fetches geografici relativi ai siti in esame vengono limitati a tale dimensione. Per un’analisi del settore di traversia, più propriamente mirata alla valutazione delle condizioni di possibile esposizione agli stati di mare è ormai prassi consolidata fare riferimento, in luogo dei settori di traversia geografica, al cosiddetto “fetch efficace” (Seymour, 1977) (porzione di mare che costituisce, sotto l’azione diretta dei venti, l’area di generazione dell’evento di moto ondoso). Per completare l’inquadramento geografico del paraggio è necessario determinare i valori dei fetches efficaci sulla base dei valori dei fetches geografici individuati. Il valore del fetch efficace relativo ad una determinata direzione è funzione dei valori dei fetches geografici associati alle direzioni contigue a quella considerata. In questo modo, i fetches efficaci consentono di tener conto del fatto che il moto ondoso viene generato non solo nella direzione lungo la quale spira il vento, ma anche in tutte le direzioni comprese in un settore di ±90° rispetto alla direzione media di azione del vento.

L’enorme potenziale del fetch geografico sul mar Ionio. Lungo il settore di traversia orientato verso sud-est si raggiungono i 1230 km, fino a raggiungere le coste egiziane

Di conseguenza, la lunghezza dei fetches efficaci risulta essere diversa da quella dei fetches geografici. Su bacini piuttosto estesi, come il mar Ionio, i fetches geografici superiori a 600 km, quindi una distanza di gran lunga superiore rispetto la naturale estensione delle perturbazioni atmosferiche generatrici del moto ondoso nel Mediterraneo, arrivano a superare i 1000 km di estensione, fino a valori di oltre 1200 km lungo i settori di traversia orientati verso sud-est. Infatti, proprio lungo questo settore di traversia, i venti di burrasca o di tempesta si possono estendere, in situazioni come quelle verificatosi nel 13 gennaio 2009, per oltre 1200 km, dalle coste della Cirenaica (est della Libia) e dal Golfo della Sirte sino all’est della Sicilia o alla Calabria meridionale.

Mareggiata sulla costa di Furci. Immagine di repertorio

Nelle situazioni ideali alle grandi mareggiate le forti burrasche da SE e E-SE, generalmente, cominciano ad attivarsi sulla costa libica o nel tratto di mare a sud di Creta, per poi cominciare a sollevare un intenso moto ondoso che dal mar Ionio viene spinto con grande impeto in direzione dei litorali ionici della Sicilia e della Calabria. L’onda che parte dalla Cirenaica o dal Golfo della Sirte, in queste circostante, non incontrando alcun tipo di ostacolo nel proprio cammino (isole o terre emerse), ha tutto il tempo e lo spazio per ingrossarsi ulteriormente, crescendo in altezza e allungandosi notevolmente fuoriuscendo dall’area in cui agiscono i venti di burrasca (si parlerà in questo caso di onda lunga o di mar morto), arrivando sulle coste orientali siciliane e calabresi sotto forma di un imponente muro d’acqua che s’infrange rumorosamente sul litorale esposto, creando alle volte notevoli danni, specie nei tratti soggetti all’erosione (fenomeno naturale che viene però acuito dalla cementificazione e dalla costruzione di barriere rigide sui nostri litorali). Quando si vengono a creare queste situazioni, con i venti di burrasca che si distendono per tutta la lunghezza dello Ionio, sui litorali della Sicilia orientale e della Calabria ionica, possono arrivare persino ondate di oltre i 6-7 metri, con “Run-Up” ben superiori poco a largo.

La definizione dei fetches geografici ed efficaci costituisce il punto di partenza per l’analisi del clima meteomarino di una determinata località costiera dove è in progetto un importante opera infrastrutturale (un porto, una diga foranea). Infatti i valori dei fetches sono utilizzati per i seguenti scopi: 1) la definizione preliminare dei settori di traversia principali e secondari per il sito di interesse; 2) la determinazione della correlazione tra direzione di provenienza del vento e quella del moto ondoso generato; 3) la ricostruzione indiretta del moto ondoso sulla base di misure anemometriche; 4) la trasposizione geografica di misure ondametriche; 5) la propagazione largo-riva di stati di mare. Senza una analisi dei fetches geografici e una attenta ricostruzione del clima ondoso del sito, diventa irrealizzabile una infrastruttura marittima degna di tale nome. Ma si trasformerebbe in uno spreco di risorse e denaro.