cronaca

Lupara bianca a Barcellona, c’è una pista

BARCELLONA – Gli alibi dei sospettati reggeranno al confronto con le immagini della videosorveglianza? I I luoghi sapranno svelare altre tracce? Gli investigatori sono convinti di essere sulla strada giusta, nel caso di Salvatore Chiofalo, l’allevatore scomparso nel 2016, a soli 32 anni. Vittima, secondo le ipotesi più accreditate, di lupara bianca.

Per questo, dopo i sopralluoghi dei prossimi giorni, ne seguiranno degli altri e stavolta nella zona tra Gala, Migliardo, Maloto e Fondacarso, sulle colline di Barcellona pozzo di Gotto, insieme ai Carabinieri ci saranno anche i magistrati che lavorano al giallo.

Nei prossimi giorni, il Procuratore della Procura di Barcellona Giuseppe Adornato, insieme ai sostituti che curano l’indagine, si recheranno sui luoghi chiave relativi alla scomparsa del giovane barcellonese. avvenuta nel 2016, all’età di 32 anni. L’obiettivo è chiarire gli ultimi spostamenti di Chiofalo, la cui autovettura era stata ritrovata bruciata, alla luce dei nuovi elementi emersi e per i quali è stato riaperto il fascicolo.

La ricostruzione delle ultime ore dello scomparso potrebbe riaprire scenari investigativi finora inesplorati. L’area dove è stato ritrovato il teschio umano che si sospetta sia di Chiofalo sarà battuta anche dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia di Sigonella, unità dell’Arma a elevata specializzazione in grado di supportare i Reparti territoriali su terreni impervi e di difficile accessibilità, agendo in simbiosi con elicotteri, e che in passato si è reso protagonista di importanti operazioni di servizio come la cattura di pericolosi latitanti.

In questi giorni si è anche proceduto a sottoporre a nuovo esame, mediante applicativi di nuova generazione, tutti i file delle telecamere di video sorveglianza presenti nelle immediate vicinanze dei luoghi interessati dalla sparizione, acquisiti all’epoca del fatto ma anche di quelli nelle vicinanze dei luoghi abitualmente frequentati dai principali indiziati al fine di verificare gli alibi da essi forniti.