Il governo Renzi ripara all’ennesima “sberla” e inserisce Messina nel Piano del sud

Dopo il coro di proteste per l’esclusione di Messina dalle 7 città metropolitane inserite nel Piano per il sud con tanto di contributi per miliardi di euro, il governo con un semplice gesto ha inserito la città dello Stretto nell’elenco, come si vede nel link a seguire.

http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=79565

Di fatto l’inserimento di Messina, avvenuto quasi in sordina, non cancella l’ennesimo schiaffo che la città ha dovuto subire ed al quale si è riparato soltanto dopo il coro di proteste scatenate da un post su facebook del professore Michele Limosani (leggi qui) perchè fino a quel momento non se ne era accorto nessuno, governo compreso.

La sberla resta e non si comprendono i comunicati per sottolineare di chi è stato il merito dell’inserimento. Il governo Renzi aveva il dovere di ridare la giusta dignità a Messina indipendentemente dal “colore” o dal ruolo di chi lo ha richiesto, figuriamoci quando si è levato un vero e proprio coro. Il fatto che è stata messa una toppa non rinfranca nessuno perché sappiamo che non sarà l’ultima volta e dover bussare alla porta per riparare sviste ed errori non può renderci soddisfatti. Potremmo definirci soddisfatti quando non ci sarà più nessuna gaffe da riparare, nessuna dimenticanza, nessuna esclusione, nessuna discriminazione, e quando Messina avrà politicamente pari dignità.

Da oggi quindi Messina rientra a pieno titolo tra le 7 città metropolitane del sud che avranno i fondi previsti dal Masterplan.

Soddisfatta la giunta, come sottolinea il vicesindaco Signorino: “il governo ha ascoltato la reazione di tutta la politica messinese, dall'amministrazione ai parlamentari” ed elenca i progetti che l’amministrazione intende inserire “interventi infrastrutturali strategici nel sistema logistico nazionale (piastra di Tremestieri, viabilità Tremestieri – Don Blasco, mobilità sullo Stretto, raddoppio Giostra Annunziata), per la tutela del territorio e risanamento dell' area a rischio della Valle del Mela e valorizzazione dei beni turistici e ambientali”. Soddisfatta anche l’area renziana che sottolinea l’impegno profuso dal deputato ex 5Stelle e ora Pd Tommaso Currò che ha incontrato il sottosegretario De Vicenti. “L'inserimento nel Masterplan, tuttavia- scrivono Currò, Palano Quero e Russo- è solo un'occasione di partenza per possibilità di futuro sviluppo di Messina, per il quale adesso serve che il Comune si doti al più presto di progettazione e pianificazione di sviluppo di lungo periodo da poter presentare al finanziamento comunitario e nazionale, a partire già dal 2016. Il comune deve evitare di cadere nell'errore di ritenere che far parte di una mera lista possa costituire punto di arrivo e non solo punto di partenza di ulteriore pianificazione”. Una stoccata i renziani l’affondano poi nei confronti di quanti, tra i deputati, intervengono a danno fatto, con comunicati sdegnati, invece di fare squadra prima al di là degli steccati politici.

Soddisfatta infine la Cisl: “adesso il sindaco apra immediatamente il confronto con tutte le forze sociali, economiche e istituzionale per definire la vocazione del territorio della Città metropolitana e i progetti da presentare. Il sindaco non faccia confusione tra gli strumenti di programmazione e ricordi che il merito dell’inserimento di Messina nel Masterplan è da attribuire alla presa posizione di tutti, non solo la sua. Il futuro passa dal protagonismo di tutta la comunità e non del suo intervento ritardatario”.

Rosaria Brancato