Cronaca

Messina, 8 condanne per gli spacciatori di Mangialupi

MESSINA – Otto condanne che vanno da un minimo di 2 anni e 8 mesi fino ad un massimo di 19 anni e 4 mesi. E’ l’esito dell’udienza preliminare per l’operazione antimafia Tunnel, che aveva portato a luglio a 12 arresti, 9 messinesi e 3 albanesi, per traffico di droga, mentre altri 3 albanesi erano ricercati. Uno di loro è stato preso nelle settimane successive, altri due (Myzafer Binaj e Gerti Kalaj) sono ancora latitanti.

La giudice Maria Militello ha accolto, quasi integralmente, le richieste dell’accusa sostenute dal sostituto della Direzione distrettuale antimafia, Fabrizio Monaco.

Tre persone (Francesco Maggio, Salvatore Micari e Cristian Restuccia), invece, sono rinviate a giudizio con rito ordinario, il processo inizierà il 16 gennaio. Mentre le posizioni di tre albanesi (Ajet Cerpaj e i due latitanti) sono state stralciate.

IL DETTAGLIO DELLE CONDANNE

Francesco Delia e Santino Di Pietro (19 anni e 4 mesi), Antonino Ieni (12 anni e 8 mesi), Francesco Di Giovanni (12 anni), Domenico Pappalardo (10 anni e 8 mesi), Andrea Caporlingua (10 anni e 6 mesi), Ernard Hoxha (10 anni), Rito Mecaj (2 anni e 8 mesi).

L’OPERAZIONE TUNNEL

La droga arrivava dai Balcani e i dodici arrestati sono tutti coinvolti, a vario titolo, in dinamiche di traffico di cocaina, marijuana e hashish, che venivano poi vendute soprattutto a Messina ma anche nei luoghi più turistici della provincia.

Il primo grosso sequestro risale al settembre 2017, 42 chili di marijuana nascosti nella galleria ferroviaria dismessa Spadalara, a Bisconte. Da qui il nome dell’operazione Tunnel. Due mesi dopo, alla rada San Francesco, altri due sequestri di marijuana in arrivo dopo l’acquisto a Martinafranca, uno da 22 e uno da 10 chili.