Politica

Messina. Ancora De Luca contro i consiglieri: “Stanco delle attuali dinamiche”

È stato un Cateno De Luca sul piede di guerra quello che stamattina, insieme ai suoi assessori e di fronte a dirigenti e funzionari di partecipate, oltre che ai cittadini e alla stampa, ha presentato la relazione sul III anno di attività del suo mandato amministrativo. Un incontro in cui è stato analizzato e si è parlato soprattutto del programma elettorale, con gli obiettivi raggiunti o meno, come già fatto qualche giorno fa durante il dibattito pubblico all’Arena di Villa Dante. “La nostra amministrazione ha realizzato il 75% degli obiettivi prefissati in campagna elettorale, solo 10 su 53 non sono stati raggiunti”, sintetizza nuovamente il sindaco.

Altro attacco alla Regione: l’esempio ex Sanderson

Ma la mattinata non si basa soltanto sui numeri, anzi. De Luca è passato all’attacco del Consiglio comunale e della Regione siciliana, che a suo dire non gli avrebbe permesso di realizzare tutti gli obiettivi inizialmente inseriti in programma. “Un esempio? L’ex Sanderson. Avevo fatto approvare quando ero all’Ars due emendamenti, il passaggio di proprietà al Comune e lo stanziamento di 25 milioni di euro tratti dai fondi Poc per la bonifica di un’area di oltre 5 ettari piena di veleni. Potevo mai immaginare che non ci sarebbe stata, successivamente, l’esecutività da parte della Regione?”

Le ripetute stoccate al Consiglio comunale

Molto più dura, però, è stata la stoccata al Consiglio comunale: “Anche il cane si stanca dopo un po’ delle zecche, io mi sono stancato di una parte di loro che a ogni votazione voleva qualcosa in cambio. Adesso basta, si andrà a votare il prossimo giugno”. Il sindaco così rincara la dose sulla sua candidatura alla presidenza della Regione siciliana, ma sottolinea che “si voterà a prescindere dalla mia corsa, si voterà perché non lascio più la città in ostaggio di queste dinamiche. Adesso è scattato il countdown”. E nell’ultima parte del suo discorso De Luca parla anche del riequilibrio non approvato in consiglio nei giorni scorsi, con il numero legale caduto per ben due giorni consecutivi e il prossimo dibattito d’Aula fissato per il 23 agosto: “Li sfido davanti alla città. La delibera non cambierà, quindi se hanno il coraggio dovranno confermare il voto contrario, ma non lo faranno perché tanti campano con lo stipendio da consigliere e con le commissioni…”.

Gli assessori e ciò che si vorrebbe ancora fare

Il vicesindaco Carlotta Previti, invece, ha chiesto semplicemente che “di essere criticati in modo veritiero, guardando al lavoro svolto nel corso dei tre anni di amministrazione”. Solo nel finale e su domanda specifica della stampa, gli altri assessori sono intervenuti parlando anche di quanto avrebbero voluto fare in più, toccando brevemente temi quali il ponte sullo Stretto, il canile municipale, l’emergenza abitativa da risolvere ancora di più, la totale eliminazione delle discariche ancora presenti o l’installazione di presidi socio-medico-sanitari nelle scuole della città. Un’altra settimana calda a Palazzo Zanca è appena iniziata e proseguirà con il prossimo consiglio comunale d’urgenza, che dovrebbe essere convocato a breve su richiesta di sette consiglieri (Serra, Tamà, Zante, Pergolizzi, La Paglia, Giannetto e Cipolla) che in mattinata hanno presentato l’istanza e attendo risposta dal presidente Cardile.