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Messina e la mobilità sullo Stretto, Mega: “Garantire diritti dei pendolari”

MESSINA – “Negli ultimi decenni si è investito poco, è vero”. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega, è intervenuto sul Pendolaria 2022 e sulla situazione legata alla mobilità marittima (e non solo) dell’area peloritana e di Villa San Giovanni. Mega dice la sua proprio su quest’aspetto, forse condizionato da un dibattito che “è andato sempre sul Ponte e mai ad altro, bloccando i ragionamenti sull’attraversamento dinamico che è uno strumento molto importante”.

Il pendolare al centro del dibattito

Per il presidente Mega al centro dell’attenzione va messo il pendolare, e questo “vale sia per la mobilità sullo Stretto, quella quotidiana tra le due coste, sia sulle lunghe percorrenze. Alcuni collegamenti sono incredibili, io sono pugliese e non avendo particolare gradimento a fare i viaggi in macchina sono costretto a prendere i pullman. Un grosso limite, perché vuol dire privare il mezzogiorno di quelle relazioni tra le regioni che esistono al nord e che consentono di condividere come bacino di utenza tutti una serie di servizi”.

Ormeggi per mezzi veloci e copertura tra stazione e imbarchi

Mega poi passa a ciò che sarà fatto: “Potenzieremo gli ormeggi per i mezzi veloci. Stiamo lavorando con Rfi, siamo riusciti a trovare i fondi anche grazie al Pnrr e si partirà con tempi ristretti. Un obiettivo importante è anche coprire il tragitto dalla stazione ferroviera agli imbarchi”. Definito impensabile, dal presidente, che un passeggero sceso dal treno, ad oggi, debba percorrere 300 metri verso gli imbarchi degli aliscafi in mezzo alla strada, senza copertura da sole e pioggia.

“Serve confronto per migliorare i servizi sullo Stretto”

E poi il presidente riapre la questione legata ai regolamenti sullo Stretto: “Tutto quello che avviene sulle navi, la tipologia di mezzi, i prezzi, gli orari, non è assolutamente sotto il governo di nessuno e questo è un problema. So che la Regione siciliana e quella calabrese da tempo hanno affrontato l’argomento e io l’ho segnalato dai primi momento al ministro Giovannini. Lui stesso ha preannunciato in parlamento, ed è stato riconfermato a Musumeci, che partirà un tavolo tecnico con Regioni, città metropolitane e anche noi. Ci si confronterà per trovare le soluzioni per migliorare il sistema dei servizi sullo Stretto”.

Mega: “Intervenire su orari e costi”

“Bisogna intervenire sugli orari e anche sui costi dei servizi – prosegue Mega – quello che è certo è che bisogna fare uno sforzo tutti insieme per migliorare gli strumenti. Oggi niente è illegittimo, sia chiaro, ma probabilmente se c’è una nuova sensibilità, se le infrastrutture devono essere sempre più sostenibili dal punto di vista ambientali e anche economico e sociale, probabilmente serve ripensare a nuove forme di regolamentazione dei servizi, perché non sono servizi occasionali o a scelta. Bisogna ragionare e lavorare con grande attenzione, occorre coordinare i servizi, non è soltanto un problema di infrastrutture. Abbiamo bisogno che lo Stato e le autorità regionali trovino il modo per garantire la mobilità sullo Stretto come sarebbe giusto che accadesse già ora. Sono necessità di spostarsi il più delle volte quotidianamente, è loro diritto”.