Politica

Messina e le isole pedonali a Torre Faro e viale S. Martino: il trionfo del grottesco

“Una vicenda sempre più grottesca”. Con queste parole il consigliere comunale Libero Gioveni descrive l’esito dell’ennesima commissione dedicata alle isole pedonali estive. Perché quando a Messina si parla di isole pedonali, purtroppo, le discussioni finiscono sempre per diventare grottesche, surreali, fuori logica. Una telenovela che, come nella migliore tradizione messinese, si trascina da settimane senza arrivare ad una soluzione. Si volevano fare due isole pedonali estive. Temporanee.

Chiudere al traffico una parte di Torre Faro e il viale San Martino basso nelle ore serali per far vivere in libertà pezzi di città nelle serate estive e soprattutto poter offrire nuovi spazi a ristoranti, locali e attività che così possono incrementare il loro lavoro dopo la crisi Covid. Prima tutti i giorni, ma quella proposta non avrebbe mai superato il voto dell’aula. Quindi la decisione concordata tra amministrazione comunale e una parte del consiglio comunale per pedonalizzare la sera dalle 21 alle 2 solo nei weekend. 

Isole pedonali estive…

Si doveva iniziare il 15 giugno. Poi il 1 luglio. Poi il 15 luglio. Siamo alle porte di agosto e ancora a Palazzo Zanca non sono riusciti a decidere cosa fare. Il clou dell’estate ormai è dietro l’angolo e non si riesce a mettersi d’accordo per chiudere al traffico qualche via per godersi una passeggiata in libertà, cenare senza sentire strombazzare i clacson, riscoprire angoli di bellezza. 

Quello che è successo anche oggi in commissione Viabilità, come spiega il consigliere e presidente Gioveni non può che essere definito grottesco. Sono stati esaminati sette emendamenti di cui uno ritirato e uno invece mancante del parere perché non supportato dalle osservazioni del Dirigente del Corpo di Polizia Municipale – spiega Gioveni – per cui ne sono stati votati in tutto cinque, tutti respinti. Tuttavia – prosegue il Presidente – proprio perché un emendamento era mancante di parere, non è stato possibile esitare tecnicamente la delibera. Alla luce di ciò, essendo trascorsi i 15 giorni previsti dal Regolamento che consentono di trattare direttamente in Consiglio Comunale le delibere che non vengono esitate in Commissione, chiederò formalmente il prelievo della delibera già oggi stesso nella seduta di Consiglio per mettere definitivamente la parola fine ad una vicenda (per quanto mi riguarda) sempre più grottesca”.

In pratica un emendamento senza parere ha bloccato di nuovo tutto e si rischia di andare avanti non si sa per quanto. Quindi Gioveni già oggi proverà a riapirire il dibattito direttamente in Consiglio comunale. E lì si vedrà se c’è veramente la volontà di fare queste isole pedonali.

Torre Faro nel caos totale

Il Comitato Messina Nord stigmatizza quanto sta accadendo sull’isola pedonale di Torre Faro e racconta che, mentre si continua a perdere tempo, il villaggio ogni fine settimana si trasforma in un far west. «Un grande parcheggio a cielo aperto con auto in sosta in entrambi i lati della strada, famiglie che non possono uscire da casa poiché le auto sono in sosta a pochi centimetri dalle porte, auto che in piena notte disturbano con la musica ad alto volume. Forse un giorno chi dovrà prendere una decisione lo farà e Torre Faro avrà la sua isola pedonale, un piano viario a regola d’arte e si guarderà al villaggio come una perla. Nell’attesa continuerà a godere dei grandi benefici del caos, di una struttura fronte chiesa con travi marce che dalla sua costruzione ad oggi é solo un ricettacolo di “munnizza” ostruendo anche parte del panorama, una strada che ogni giorno fa feriti e vede il personale del 118 intervenire grazie a un basolato disconnesso, un piano spiagge con tutti i servizi da bandiera blu e soprattutto la capacità turistica da poter competere con altre realtà blasonate. Aspettando l’isola che non c’è continuiamo a giocare con Peter Pan e Capitan Uncino». 

Intanto in altri luoghi bellissimi…

Cose che in tutte le altre città sono normali, qui diventano terreno di scontro politico e soprattutto battaglie a tutela di interessi specifici. Dimenticando che ci sono temi che dovrebbero essere valutati solo puntando all’interesse generale e non dei singoli. Possibile che nessuno abbia mai fatto una passeggiata estiva per esempio a Marzamemi, San Vito Lo Capo, il corso di Taormina, Mondello, anche semplicemente Capo d’Orlando e Milazzo, per non andare troppo lontano. Luoghi che sviluppano turismo, che crescono, che regalano bellezza, che offrono tanto e che sono davvero attrattivi. Ma intanto a Messina, il 27 luglio, ancora si parla di pareri ed emendamenti. Per due isole pedonali estive, temporanee e serali.

Francesca Stornante