Politica

Messina. Il brindisi, la lanterna, l’auto e il pigiama: il colpo di teatro finale di De Luca

MESSINA – Da calendario sarebbe dovuto essere a Piazza Duomo alle 00.15, mentre in realtà è arrivato dopo l’1, a casa del diretto interessato. L’annuncio del candidato sindaco lanciato dal gruppo De Luca, anzi dall’ex primo cittadino Cateno in persona, è arrivato in modo pittoresco e teatrale, in pieno stile cateniano. Il 44enne Federico Basile, già direttore generale, è la scelta dell’ex Amministrazione (Assessori compresi, in blocco) per proseguire il cammino intrapreso nel 2018, o quantomeno la proposta fatta ai cittadini, che tra qualche mese saranno chiamati ad elezioni. Ma per chi se lo fosse perso, e magari non ha il tempo (o la voglia) di recuperare oltre un’ora di diretta sulla pagina Facebook di De Luca, ecco cosa è successo nella notte tra San Valentino e oggi, martedì 15 febbraio.

Il brindisi, il congedo, la lanterna e la fuga in auto

Tutto è partito da piazza Duomo, con il brindisi programmato in compagni di tutti gli assessori, il segretario generale, i consiglieri del gruppo misto, alcuni giornalisti e fotografi, oltre a passanti e cittadini. Al fianco di Cateno De Luca c’è anche Danilo Lo Giudice, primo cittadino di Santa Teresa di Riva, coordinatore politico di Sicilia Vera e fido scudiero dell’ex sindaco di Messina. Archiviato il brindisi, De Luca congeda tutti: “Vieni Danilo, dobbiamo parlare”. I due, con la lanterna bianca già vista in passato (ad esempio all’Ars, qualche mese fa), hanno passeggiato in piazza, seguiti da un drappello di persone, spiegando che sarebbero andati alla ricerca del candidato sindaco. Una persona in grado di proseguire il lavoro fatto, ma soprattutto di sfruttare pienamente le potenzialità del prossimo mandato, con quei fondi sbloccati che De Luca sottolinea a più riprese. E allora mentre Lo Giudice esalta le doti di Cateno e quelle che deve avere il prossimo sindaco del gruppo, i due decidono di salire in auto per andare a casa del candidato. “Lui non sa di esserlo”, dice più volte De Luca, accarezzando il colpo di scena in stile serie tv.

“Pronto? Sindaco?”

Si sale in auto e si va via da piazza Duomo. Pochi minuti più tardi ci si ferma sotto un palazzo. De Luca studia i campanelli ma “non lo trovo, Danilo. Dove mi hai portato?”. Più volte si appoggia al citofono ma senza suonare: “Non ci aprono”, “Certo, se non hai suonato…”. Sembra una commedia, ma non lo è. De Luca e Lo Giudice continuano a scherzare, mentre vengono inquadrati i cognomi sui campanelli e poi arriva la fatidica scelta: “Basile – Rotolo”. “Pronto? Sindaco?”, “Apri Federico, ci sono cose urgenti del Piano di riequilibrio”. Svelato il nome, il gruppo sale con la sua lanterna per consegnarla al prossimo candidato. Lui, il direttore generale, è in pigiama ma con la camicia, mentre la moglie Daria, ex consigliere comunale di Sicilia Futura, appare e scompare a più riprese. “Federico, sei tu il nostro candidato, il guardiano dei conti”. Lui, pacato e in piena antitesi rispetto ai modi istrionici e teatrali di De Luca, annuisce e quasi non risponde. Tutto questo intorno all’una di notte, ma con oltre duemila persone a seguire la diretta di Cateno. In tanti scrivono di avere fiducia nell’ex sindaco, altri esprimono preferenze diverse, come Carlotta Previti o Dafne Musolino. C’è chi scherza e prende in giro, mentre i tre dialogano su conti, programmi e progetti. Si conclude così, con quella che sembra una puntata di una serie Netflix ma non lo è, il mandato di Cateno De Luca come sindaco di Messina. Ora inizia una nuova fase, quella in cui la città arriverà ad elezioni per scegliere il prossimo primo cittadino. Ma siamo certi che la serie tv non sia ancora finita.