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Messina in festa. Il ritorno in serie C dopo quattro anni di “inferno”

Un giorno atteso quattro anni. Il Messina esce dall’”inferno” della serie D e torna in serie C al termine di un campionato lunghissimo concluso solo oggi, a inizio luglio, come mai era accaduto. Per il verdetto si è dovuto attendere fino all’ultima giornata, perché l’altra squadra della città, il Football Club, non ha mollato, anche se ha sprecato diverse occasioni e non ha mai raggiunto la capolista.

Messina merita una sola squadra con una società seria

Un assurdo, quello di avere due squadre messinesi a contendersi la vittoria, che alla fine ha premiato la compagine seguita dai tifosi, quella che continua la storia dell’Acr non iscritto alla serie C nel 2017, nonostante la salvezza conquistata sul campo. Avevano chiesto a gran voce che si unissero le forze ma il loro appello è rimasto inascoltato.

Messina non è Roma, Milano o Torino e non può permettersi due squadre quando a malapena riesce ad averne una. Negli ultimi 28 anni, ci sono state ben tre ripartenze dalla serie D: nel 1993, nel 2008 e nel 2017 e, al contrario di altre realtà che ne sono uscite subito, a Messina sono serviti cinque anni le prime due volte e quattro anni la terza. 14 anni di serie D su 28, la metà, 3 di serie A, 4 di B e 7 di C.

Città dei paradossi

Messina è la città dei paradossi in tanti settori, anche nel calcio. Quella che annaspa in serie D per tre anni e poi porta due squadre in testa. Quella in cui viene pubblicato un bando per la gestione dello stadio, che fa perdere l’organizzazione di importanti concerti, per poi avere una sola società partecipante, che non è quella gradita ai tifosi, e concludere tutto con un nulla di fatto.

Il giorno della festa

Oggi, però, è il giorno della festa. La promozione è meritata, l’Acr è stata la squadra più continua, ben guidata da mister Novelli. Nella prossima stagione, il Messina potrà confrontarsi con Palermo, Catania, Bari, Cosenza, Catanzaro, Avellino, Casertana, Foggia, Taranto, tutte realtà che hanno fatto la storia del calcio meridionale e non più, con tutto il rispetto, con squadre di piccole realtà di provincia.

Il sogno è quello di tornare in serie B, la speranza è, quantomeno, di consolidarsi in serie C, disputare campionati dignitosi e non rivedere più la serie D. Dopo tre anni di disastri sportivi, la vittoria è arrivata nell’anno in cui Sciotto è stato affiancato dal gruppo dei salernitani, che hanno acquisito il 30 %. Troppo presto, ora, per capire quale sarà il futuro. Oggi è il giorno della festa, forza Messina.