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Messina. “Noi, nel centrosinistra senza perdere la nostra identità”: la posizione di Cmdb

MESSINA – Cambiamo Messina dal Basso tiene a precisarlo: «Facciamo parte del centrosinistra messinese ma senza perdere la nostra identità». Un’identità più radicale rispetto ad alcune posizioni moderate all’interno della coalizione a sostegno di Franco De Domenico, segretario cittadino del Partito democratico e ora candidato a sindaco.

Un movimento civico di sinistra

Cmdb si definisce un movimento civico di sinistra, pacifista, ambientalista, transfemminista e no Ponte. Su quest’ultimo tema, ma anche su gestione pandemia e conflitto in Ucraina, la sua posizione politica è differente rispetto a quella dei principali alleati: dal Pd al Movimento Cinque Stelle, al governo con Draghi.

Per il movimento nato a sostegno della prima candidatura di Renato Accorinti come sindaco, l’occasione di ribadire la propria identità è stata ieri mattina il congresso provinciale di Articolo Uno a Santa Maria Alemanna. L’ex assessore Daniele Ialacqua, portavoce di Cmdb, è intervenuto, accompagnato da una delegazione (nella foto tratta dalla pagina Facebook del movimento), e ha esplicitato le ragioni del sostegno a De Domenico e all’intesa di centrosinistra.

In precendenza, Cmdb, assieme al movimento MessinAccomuna, aveva espresso delle riserve sul metodo che aveva portato alla scelta del segretario del Pd. Dubbi poi rientrati con una dichiarazione convinta a favore di “un progetto di riscatto sociale e politico”.

Ialacqua: “Insieme per congedare l’esperienza De Luca”

«Non è il momento di tenere congelate le nostre forze. Al contrario, è il momento di metterle in campo, insieme con le nostre proposte, per incidere sulla gestione della città. Sentiamo forte la responsabilità che la città non venga governata ancora da chi ha avvelenato sistematicamente il tessuto sociale e culturale negli ultimi tre anni e mezzo», ha dichiarato Ialacqua.

«Prendiamo le distanze da chi ha trasformato il ruolo di primo cittadino in quello di padrone del vapore, offendendo e umiliando lavoratori e istituzioni», ha ribadito, attaccando l’amministrazione De Luca, ora in competizione elettorale con Federico Basile candidato per Sicilia Vera.

“Un programma condiviso per Messina”

«Il nostro non è uno schieramento contro. Stiamo infatti elaborando un programma condiviso che tenda al miglioramento generale della qualità delle condizioni di vita. Durante la sindacatura di De Luca, Messina ha perso posizioni importanti in tutte le classifiche di vivibilità nazionali», ha aggiunto l’ex assessore all’Ambiente nel periodo della giunta Accorinti.

Nel nome del “valore profondo dell’unità”, per Ialacqua, ci si deve opporre al modello del precedente governo cittadino. La presa di distanza è rispetto a «linguaggi e atteggiamenti violenti, autoritari e volgari. Abbiamo ritenuto che essere uniti attorno a questo obiettivo comune di rinascita, mantenendo le peculiarità di ogni soggetto politico, fosse la strada più responsabile»

Quello che distingue Cmdb: dal Ponte alla gestione della pandemia e al pacifismo

I punti di diversità, rispetto ad alcune delle forze politiche della coalizione, sono stati comunque messi in risalto dal portavoce al congresso di Articolo Uno: «Dalla lotta al Ponte sullo Stretto, che fa parte del Dna del movimento, alla gestione della pandemia, durante la quale sono stati commessi errori di gestione. Il tutto senza dimenticare la guerra in Ucraina, con la contrarietà all’invio di armi nel teatro di guerra. Insistiamo sulla necessità di un’azione diplomatica per risolvere il conflitto, a cui non c’è alternativa».

L’obiettivo del movimento è quello di mantenere la propria identità politica, senza nascondere le differenze dagli alleati. Una rivendicazione non in contraddizione con la volontà di mettersi al servizio di un progetto nuovo di coalizione. Una nuova esperienza dopo due campagne elettorali autonome per Accorinti sindaco.

De Domenico: “Una proposta incentrata sull’unione”

A insistere sull’unione del centrosinistra come valore aggiunto è proprio il candidato a sindaco Franco De Domenico (nella foto): «Mi convinco ogni giorno di più che il futuro di questa città passi da una proposta incentrata sull’unione e non sulla divisione, sul confronto e non sullo scontro, sull’inclusione e non sull’esclusione».
«Tutti insieme abbiamo già un programma, una visione di città metropolitana – quale Messina è – moderna, aperta e dinamica. Il tempo del provincialismo è finito», aggiunge.

L’alternativa di Sturniolo con Messina in Comune

Chi invece non si riconosce nel centrosinistra è Gino Sturniolo, candidato a sindaco per Messina in Comune. Ex consigliere comunale di Cmdb, poi dimissionario, è sostenuto da Rifondazione Comunista e Pci – Partito comunista italiano, Potere al Popolo e movimento regionale Antudo.

Sturniolo si ritiene “incompatibile con il Pd” e dell’esperienza di Renato Accorinti intende recuperare lo spirito originario: «Il nostro è un progetto diretto a ritrovare l’entusiasmo, i valori e il metodo che portarono alla prima elezione di Accorinti. Ci rivolgiamo a tutti coloro che non si riconoscono negli attuali schieramenti. A chi si è rifugiato nell’astensionismo ma anche alle persone che in precedenza hanno espresso il consenso per De Luca».

«La scelta di Cmdb di stare nel centrosinistra?  Mi conferma quanto il mio distacco da quel mondo, nel 2014, fosse coerente con le mie idee», ribadisce l’esponente della Rete No Ponte e ora candidato sostenuto da una lista civica di sinistra.

«Siamo per la democrazia partecipata, contro il Ponte, contro le privatizzazioni, contro la guerra, ambientalisti, antirazzisti. Lottiamo per i diritti LgbtqI+, per la parità di genere, per il diritto alla casa», spiegano i sostenitori della lista Messina in Comune.

La dialettica politica non manca, dunque, nei vari schieramenti. E adesso la campagna elettorale entra nel clou.