Politica

Messina. Parcheggio del cavalcavia, primo giorno a pagamento: oltre l’80 % dei posti resta vuoto

Servizio di Giuseppe Fontana e Marco Ipsale

A metà mattinata il parcheggio è praticamente vuoto. Non il migliore dei debutti per i posti a pagamento del cavalcavia. Da oggi per lasciare l’auto si paga un euro l’ora o tre euro per mezza giornata o cinque euro l’ora, stessi prezzi delle altre strisce blu in centro città.

Alle 10.30 di stamani erano occupati 27 stalli su 175, appena il 15 %. Un solo rilevamento potrebbe non essere indicativo, occorre vedere cos’accadrà anche nelle altre ore e nei prossimi giorni. Ma è facile prevedere che la situazione non cambierà granché.

Il parcheggio, che si trova a 500 metri da piazza Cairoli, è stato aperto tre anni fa e, fino a prima del tracciamento delle strisce blu, era sempre pieno, soprattutto la mattina si faceva fatica a trovare un posto libero. Ora che è a pagamento, invece, la situazione cambia. Del resto in città esistono già gli esempi del Cavallotti, che si riempie per uno o due piani su quattro, e del parcheggio di Villa Dante, che resta quasi sempre vuoto.

La situazione del cavalcavia è ancora più particolare visto che originariamente questo parcheggio doveva essere destinato per due terzi della sua superficie a terminal bus, in modo da eliminare il caos che esiste da anni intorno alla stazione, anche perché Messina è una delle pochissime città di medie dimensioni a non averne uno. Invece a gennaio, guida giunta De Luca, si era deciso di dimezzare i posti bus, da 16 a 8, e di raddoppiare quelli auto, da 41 a 84. Poi a marzo, guida commissario Santoro, si è deciso ancora di eliminare del tutto i posti bus e lasciare solo 175 stalli per le auto.

148 su 175 stamattina erano vuoti. Ma non era meglio lasciarne solo 41 e destinare il resto dello spazio a terminal bus come da progetto originario?