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Messina. “Pulizia fatta male e bidoni in strada”, 4 consiglieri scrivono al sindaco FOTO

“Da sempre Messina Servizi gestisce i servizi di spazzamento, scerbatura e disinfestazione senza concordare con le singole Municipalità la programmazione e l’organizzazione dei servizi”, come invece sarebbe previsto dal regolamento comunale sul decentramento amministrativo (articolo 18 comma 3), rimasto ancora su carta.

Lo dicono quattro consiglieri della IV Municipalità: Renato Coletta, Cristina Costanzo, Gabriele Ferrante e Gianmarco Luzza; che hanno inviato una nota al sindaco Federico Basile.

Residui che restano a bordo strada

“Nonostante costi alla città svariati milioni di euro, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: spazzamento e scerbatura sono organizzati, si fa per dire, a “macchia di leopardo”, escludendo dal servizio vie o porzioni di esse, ma anche interi rioni. La scerbatura in molti casi è, peraltro, effettuata senza la necessaria rimozione del terriccio sul quale in breve tempo rivegetano le erbacce e senza la contestuale chiusura delle crepe che gli infestanti provocano su marciapiedi e bordo strada”.

“Appare carente anche il coordinamento con i cantieri servizi, gestiti dall’altra società partecipata “Messina Social City”; non è raro, infatti, vedere sacchi di fogliame ed erbacce giacere a bordo strada per giorni fino all’effettivo ritiro da parte della Messina Servizi”.

“Le Circoscrizioni sono ormai divenute il bersaglio della cittadinanza, che frequentemente segnala disservizi e ritardi, dovuti talora alla gestione di Messina Servizi, ed i consiglieri circoscrizionali, restando inevase le segnalazioni da loro inviate alla partecipata e/o al Dipartimento competente, finiscono per subire, loro malgrado, gli improperi dei cittadini.

“I consiglieri auspicano che “anche le altre Circoscrizioni, nel pieno rispetto delle singole peculiarità territoriali, avanzino la stessa pretesa, non limitandosi ad inviare a Messinaservizi la solita lista mensile di segnalazioni, nella speranza che le richieste contenute coincidano con il cronoprogramma della partecipata”.

Mini isole ecologiche con apertura con tessera elettronica

In occasione di un incontro con la presidente della Società, Mariagrazia Interdonato, per il centro cittadino sono state richieste, inoltre, “la reintroduzione delle campane di vetro e la realizzazione di mini-isole ecologiche ad apertura con tessera elettronica, alla stregua di quanto avviene in altre città, nel tentativo di ottimizzare la raccolta differenziata e liberare strade, marciapiedi e percorsi turistici da mastelli e carrellati, ma su questo punto, al momento, si è riscontrata una netta posizione di chiusura”.