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Messina. Raccolta differenziata, il report di Lombardo in Commissione. DATI

MESSINA – Iniziata con qualche minuto di ritardo, stamattina 22 giugno 2021, la seduta della III Commissione in Consiglio Comunale. All’ordine del giorno le critiche rivolte alle modalità della raccolta differenziata da parte dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle.

In aula il Presidente di Messina Servizi Bene Comune, Pippo Lombardo, e l’Assessore Dafne Musolino. Il Presidente della partecipata del Comune di Messina ha esposto i dati sulla raccolta in possesso dell’azienda che sono stati presentati ai Consiglieri comunali presenti. Nella seconda parte della seduta sono stati i consiglieri a porre agli ospiti alcune domande.

La seduta si è conclusa oltre le 13. Di comune accordo si è deciso di rimandare a martedì prossimo la replica del Presidente Lombardo e dell’Assesore Musolino. In aula erano rimasti ormai pochi consiglieri e lo stesso Lombardo ha dichiarato: “Voglio rispondere a tutta l’aula. Anche ai consiglieri che non ha fatto interrogazioni, perché rappresentano tutta la città”.

Il report di Messina Servizi

A Messina Servizi era stato richiesto di esporre lo stato di avanzamento della raccolta differenziata;così il Presidente Pippo Lombardo ha presentato un report, dichiarando in apertura del suo intervento che “bisogna parlare dei dati oggettivi, quindi dei numeri e non delle posizioni politiche”.

La realtà messinese, ha ribadito, va confrontata con le altre 13 città metropolitane d’Italia o con le altre 14 città che superano i 200.000 abitanti. L’unica criticità che ammette il Presidente Lombardo è stata la voglia di correre, arrivando a coprire tutta la città, dal centro ai villaggi, in breve tempo e adesso c’è bisogno di assestarsi.

Riguardo le polemiche sulla città sporca Lombardo precisa che in altre città gli orari di esposizione dei rifiuti sono molto più severi e stringenti; questo evita di lasciare la spazzatura sui marciapiedi dalle 18 in poi. Riguardo alle mini-discariche che si creano, vanno bonificate. Ma non deve passare il messaggio che siccome la spazzatura è stata ritirata le persone siano autorizzate a continuare a conferirle in tal modo. Ultimo argomento toccato è stato quello delle attività commerciali che, a suo dire, in passato conferivano i rifiuti nei cassonetti quando non avrebbero dovuto, senza differenziare. Mentre adesso si trovano in difficoltà ad organizzarsi con i carrellati.

Il Presidente di Messina Servizi toccando il tema ambientale ricorda che ad 8mila tonnellate di carta raccolta corrispondono 120.000 alberi in meno che verranno abbattuti. Precisando come la salvaguardia del pianeta sia uno dei suoi obiettivi che magari il messinese non ci pensa agli alberi perché non li vede, diverso il discorso per i rifiuti quando se li ritrova sul marciapiede sotto casa.

Dall’analisi merceologica della raccolta differenziata emerge, in percentuale, che sul 100% della indifferenziata raccolta all’interno si trovano percentuali che sfiorano anche il 20% di plastica e il 20% di carta e cartone. “Messina è indietro di 30 anni, una generazione – afferma -, che deve essere sensibilizzata alla cultura della differenziata”.

Le domande dei consiglieri

Alcuni consiglieri comunali presenti hanno preso la parola dopo Lombardo. Tra loro Alessandro De Leo (Sicilia Futura) ha voluto precisare che le segnalazioni che arrivano da cittadini che vengono girate a Messina Servizi come critiche sono utili al fine di aiutare la collettività in quel momento in difficoltà e regolare i disservizi. Inoltre accenna anche alla possibilità di permettere di conferire presso le isole ecologiche, tramite codice fiscale o partita iva, per le attività commerciali.

Più dura la consigliera Cristina Cannistrà (M5s) che ribatte a Lombardo ricordando lui che anche il numero elevato di segnalazioni di città sporca siano un dato oggettivo. Lamentando come non siano arrivate solo critiche al solo scopo politico, ma anche proposte inascoltate. Come ad esempio quella di pensare per il centro città dei raccoglitori sotterranei.

A chiudere la seduta il consigliere Gaetano Gennaro (Pd) che ha dato ragione ai numeri esposti da Lombardo, ma ha cercato di esporre al Presidente di Messina Servizi la situazione dal punto di vista del suo ruolo di consigliere comunale che deve riportare il pensiero di chi rappresenta. Nel caso quindi spiega come le lamentele della cittadinanza, non pienamente soddisfatta del lavoro di raccolta, siano il termometro di un servizio che può essere migliorato. Evidenzia, infine, che impiegare tutte le forze in-house della partecipata nella sola raccolta, tralasciando il servizio di spazzamento, sia una scelta politica.

I numeri nel report

Riportiamo più nel dettaglio alcuni dati presentati dal Presidente Lombardo. Il primo è relativo al numero di imballaggi, rifiuti riciclabili quali plastica carta e vetro, che sono andati ad aumentare man mano che venivano coinvolte tutte le zone della città. Una strategia vincente confermata anche dallo studio del Comune di Torino: il porta a porta funziona più efficacemente della libera raccolta stradale nei cassoni della differenziata.

Il dato di maggio sugli imballaggi raccolti, ha dichiarato Lombardo, riguarda il 34% sul totale dei rifiuti, restano fuori indifferenziato e umido. Una proiezione di Messina Servizi, basata sui primi 15 giorni di giugno da quando è stata coinvolta anche l’area centro, farebbe salire questo dato al 44%. Ciò dimostra che eliminando tutti i cassonetti non si ha più alternativa al non fare la raccolta differenziata, e gli imballaggi salgono nella percentuale. Questo grazie anche alle tante attività commerciali del centro che più dei privati hanno grosse quantità di rifiuti riciclabili da conferire.

In ultimo è stata condivisa l’analisi merceologica del rifiuto differenziato raccolto nei bidoni grigi. Da lì è emerso che i cittadini potrebbero migliorare nel differenziare i rifiuti. Visto che nell’indifferenziato, e nell’immagine sottostante è riportata l’analisi, vi sono grandi percentuali di carta, plastica e organico.