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Messina. Strade senza manutenzione per il Giro, Mondello: “Colpa del Consiglio”

MESSINA – La città rischia rischia una brutta figura. Come abbiamo spiegato in questo articolo, per rifare le strade in occasione della tappa di maggio del Giro d’Italia servono 1 milione e 270mila euro. Fondi però non disponibili che potrebbero essere inseriti nel bilancio di previsione che deve essere ancora approvato. Ma il tempo per realizzare concretamente gli interventi non ci sarebbe. L’allarme è stato lanciato dal presidente della I Commissione Lavori Pubblici, Libero Gioveni.

La replica dell’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Mondello non è tardata ad arrivare. La colpa, secondo l’esponente della Giunta De Luca, sarebbe tutta da addebitarsi al Consiglio comunale.

Mondello: “In 3 anni spesi 7,6 milioni per le le strade”

“È evidente che, ancora una volta, si tende a strumentalizzare in maniera inopportuna il lavoro della Giunta, negando l’evidenza. Ricordiamo – evidenzia Mondello – che in soli 3 anni per lavori di manutenzione strade e relative pertinenze sono stati spesi 7.601.077 euro. Si ricorda inoltre che era disponibile per essere spesa la somma di 1.598.671 euro destinata alla manutenzione delle strade cittadine con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione come previsto nella Delibera di Giunta n. 745 del 23 dicembre 2021 per 1.598.671 euro. L’applicazione dell’avanzo poteva avvenire solo entro il 31 dicembre 2021 ed esclusivamente dopo l’approvazione del rendiconto 2020, che il Consiglio comunale ha approvato soltanto il 5 gennaio del 2022, e tale ritardo non ha consentito l’utilizzo di queste risorse”.

Mondello evidenzia che “a causa della mancata approvazione del Rendiconto entro il 31 dicembre 2021 per poter applicare nel 2022 l’avanzo di amministrazione occorre approvare il Bilancio di Previsione 2022, che dall’1 dicembre 2021 giace sui tavoli del Consiglio comunale”. “Forse oggi – conclude Mondello – con l’approvazione del Bilancio di Previsione quelle somme che l’Amministrazione aveva stanziato sarebbero già state spese”.

Ma, secondo i consiglieri, i ritardi sul bilancio di previsione sono da attribuire a un emendamento proposto dalla giunta De Luca.