Messina. Il Pd: "De Luca ci accusa ma era stata la sua vice a chiedere rinvio bilancio"

Messina. Il Pd: “De Luca ci accusa ma era stata la sua vice a chiedere rinvio bilancio”

Redazione

Messina. Il Pd: “De Luca ci accusa ma era stata la sua vice a chiedere rinvio bilancio”

martedì 01 Febbraio 2022 - 07:09

Il presidente della Commissione bilancio e i consiglieri del Pd rispondono alle accuse di De Luca, spiegando cos'è successo intorno alla delibera, poi esitata ieri

MESSINA – Il presidente della Commissione Bilancio, il consigliere comunale Massimo Rizzo, interviene per fare chiarezza sul bilancio di previsione. Mentre il sindaco Cateno De Luca, infatti, attacca il Consiglio per non aver approvato il documento (qui l’intervista di ieri), il presidente Rizzo spiega come sono andate le cose in Commissione. “L’atto finanziario è stato inserito all’ordine del giorno della Commissione da me presieduta già dai primi giorni del mese di gennaio ma la sua trattazione non è stata possibile in quanto, sin dalla prima seduta, l’assessore al Bilancio, Carlotta Previti, e il ragioniere generale Antonino Cama ne avevano chiesto la sospensione”.

Rizzo: “Delibera non esitabile”

“E questo perché – prosegue Rizzo – a dire dell’Amministrazione e degli Uffici, era necessario predisporre un emendamento avente ad oggetto le variazioni di bilancio precedentemente approvate. In
sostanza, rispetto alla delibera all’esame della Commissione, era mutato il complessivo quadro
finanziario perché erano state apportate importanti modifiche attraverso tre variazioni di bilancio.
Pertanto, l’Amministrazione predisponeva il necessario emendamento che, a tutt’oggi, era alla
valutazione del Collegio dei Revisori dei Conti per il relativo parere”. Una risposta che Rizzo ha voluto dare perché “contrariamente a quanto emerso mediaticamente (qui le parole della Previti, ndr), la delibera non era esitabile in quanto l’emendamento non era depositato agli atti della Commissione”.

Esitata la delibera dopo il ritiro dell’emendamento dell’Amministrazione

Poi, la “svolta” nella sessione di lavori di ieri. Rizzo spiega che “l’Amministrazione, presente con l’assessore al Bilancio, Carlotta Previti, decideva di ritirare l’emendamento la cui presentazione aveva creato lo stallo
amministrativo, comunicando che l’avrebbe riproposto in sede di Consiglio comunale”. Il cambio di “volontà dell’Amministrazione” ha fatto sì che la Commissione esitasse “tempestivamente la delibera che, dunque, adesso passa alla cognizione del civico consesso che potrà deliberare dopo averne valutato il merito ed una volta che l’emendamento di competenza dell’Amministrazione giungerà in aula corredato dei necessari pareri dei dirigenti e dei revisori dei conti”. Rizzo, in conclusione, auspica di aver fatto chiarezza sui fatti, “esposti in modo asettico e scevro da partigiane valutazioni politiche, con l’esclusivo obiettivo di chiarire alla cittadinanza il reale iter di questo fondamentale documento finanziario”.

Pd Libera Me

Sulla stessa linea i consiglieri del Pd Libera Me, Biagio Bonfiglio, Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo: “Il previsionale 2022 non è stato esaminato e discusso fino ad ora su richiesta espressa della stessa amministrazione. Infatti, in più occasioni nelle scorse settimane l’assessore Carlotta Previti ed il ragioniere generale Antonino Cama hanno chiesto di rinviare la discussione per dar modo all’esecutivo di presentare un maxi-emendamento che consentisse di allineare il previsionale in questione con i dati contabili scaturiti dalle ultime variazioni di bilancio esitate dal Consiglio Comunale alla fine dello scorso anno”.

“Soltanto oggi l’assessore al bilancio ha dichiarato in commissione l’intenzione dell’amministrazione di ritirare il maxi-emendamento, peraltro ancora privo del parere dei revisori dei conti, per poi presentarlo in Consiglio, di fatto sbloccando l’iter. Orbene, vero è che il sindaco ha rimesso le deleghe al bilancio da circa un anno e quindi non è ben informato sui lavori, tuttavia, prima di lanciare strali e offese varie, dovrebbe avere l’umiltà di informarsi, evitando di mistificare la realtà a suo uso e consumo. Auspichiamo che il sindaco possa imparare da questa vicenda, in realtà l’ennesima di una lunga serie, contraddistinta dal solito spartito, una regola di vita fondamentale, ovvero che le bugie hanno le gambe corte”.

I consiglieri del Pd chiedono anche al sindaco De Luca “come mai non ha la medesima preoccupazione per il bilancio consuntivo della Città Metropolitana? Come mai il consuntivo 2020 non è stato approvato dai vari commissari che si sono susseguiti? Come mai, malgrado il blocco che tale mancata adozione sta comportando per l’ente metropolitano, il sindaco su tale notevole ritardo nulla dice? Le superiori domande le giriamo anche ai commissari che con le funzioni di Consiglio Metropolitano si sono succeduti nella carica, senza tuttavia esitare il bilancio approvato dal sindaco metropolitano nel maggio 2021”.

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