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“Messina torni a essere una comunità”: la parola ai tre tecnici di De Domenico

MESSINA – Sono i tre “tecnici” della squadra guidata da Franco De Domenico, candidato a sindaco per la coalizione di centrosinistra. Sono un regista cinematografico, una dirigente scolastica e un docente universitario, che si aggiungono ai quattro assessori designati in ambito politico. Christian Bisceglia, Alessandra Minniti e Giovanni Randazzo (nella foto i tre in evidenza) si dicono pronti “a rinnovare Messina”. A mettersi al servizio “di una realtà che deve ritrovarsi in quanto comunità”, evidenzia Bisceglia.

Il regista a cui De Domenico affida la cultura

A Christian Bisceglia, che vive a Roma ma ha mantenuto un solido rapporto con Messina, De Domenico vorrebbe affidare la Cenerentola degli assessorati. Tra magri bilanci e disattenzioni decennali, quello alla Cultura è un assessorato che non è mai decollato.

Messinese al cento per cento anche se è nato Milano, Christian Bisceglia ha ottenuto il successo internazionale con horror come “Fairytale” e “Cruel Peter”. Quest’ultimo ambientato e girato a Messina.

Ha sottolineato in una lettera aperta: “Sono grato a quella comunità messinese che ha pensato a me, e a Franco De Domenico per avermi accolto, in un settore così nevralgico per risollevare Messina, per tornare a parlare tutti un unico linguaggio. Per far sì che almeno in ambito culturale non esistano periferie. Per aggregarci nuovamente e fare insieme le cose, prima e più alta forma di cultura. Per evitare che i talenti in campo artistico della città debbano obbligatoriamente avere traghetti, treno e aerei come unico palcoscenico di lancio per portare fuori da Messina il loro desiderio di esprimersi”.

“Recuperare subito lo spazio dell’ex Fiera”

Ha messo in risalto Bisceglia: “Ritengo che la cultura oggi debba necessariamente assumere una figura nuova: essere tutrice degli spazi urbani, dei beni comuni. Cosa sono le piazze, le strade, le aree più belle e quelle oggi dismesse e abbandonate se non il bene comune che può produrre riscatto, speranza e impegno, lavoro e felicità? Da sempre penso allo spazio dell’ex Fiera, che deve essere restituito ai messinesi, subito. E deve essere riempito di progetti e idee concrete. È il momento di avere coraggio per affermare i diritti, nella consapevolezza della fatica necessaria per affermarli, e realizzare così una città a misura di tutti”.

Il docente: “Pianificare e investire sul territorio”

A sua volta, così si esprime Giovanni Randazzo, docente del Dipartimento Mift – Scienze matematiche e informatiche, Scienze fisiche e Scienze della terra dell’Università degli Studi di Messina: “Da diversi anni mi interesso per ragioni scientifiche delle questioni marino – costiere. Penso di essermi allenato a sufficienza per affrontare questa sfida complessa, soprattutto per i diversi ambiti di contrasto che a Messina sono evidenti”.

Aggiunge il docente di Geologia ambientale, figlio del medico e politico socialista Pietro Randazzo: “Gli ultimi anni di politica gridata e involgarita mi hanno onestamente spaventato. L’ex amministrazione è stata il trampolino di uno straniero urlante, l’esatto opposto del mio concetto di dinamica politica. Penso che il metodo, la pianificazione e la reale volontà di investire sul nostro territorio siano dei cardini imprescindibili per il recupero socio-economico della città”.

Non sfugge che il tecnico Randazzo abbia una posizione a favore dei termovalorizzatori, anche per bonificare le discariche esistenti, che potrebbe creare divisioni all’interno della coalizione di centrosinistra. Ma su questo tema ci sarà modo di approfondire.

La dirigente scolastica: “Mettiamo in connessione cittadini e istituzioni”

Per la dirigente scolastica Alessandra Minniti, che ha riscosso il plauso nella coalizione da parte del movimento Cambiamo Messina dal Basso, “la città ha bisogno di un profondo rinnovamento”.

“Ho accettato questo incarico forte delle mie motivazioni, che nascono dall’amore per una realtà così bella e, allo stesso tempo, vilipesa. Reputo di poter offrire – rivela Minniti – la mia capacità di riflessione sulle criticità e sui bisogni, l’esperienza e la conoscenza dei problemi, la capacità di connettere cittadini e istituzioni”.

Di recente, Assogiovani, organizzazione governativa che si occupa di bandi per la scuola con riferimento all’educazione civica, l’ha premiata come “eccellenza italiana” per il ruolo di dirigente.