Cronaca

Metadone fatale a Messina, processo a gennaio per Grimaldi

Sarà processato Massimo Grimaldi, il 48enne di Messina arrestato a settembre scorso per aver ceduto ad un amico una dose di metadone che gli fu fatale. Il Giudice per l’udienza preliminare Valeria Curatola lo ha rinviato a giudizio per tutte le accuse, morte come conseguenza di altro reato e cessione di stupefacenti. Il processo comincerà il prossimo 18 gennaio davanti ai giudici della II sezione collegiale del Tribunale.

“Confidiamo nell’approfondimento istruttorio – commenta il suo difensore, l’avvocato Nino Caciaal fine di chiarire due questioni rimaste irrisolte in sede investigativa: quantità di metadone rinvenuta nel cadavere ben superiore a quella nella disponibilità dell’imputato ed emergenze istologiche. Secondo il medico legale, infatti, la quantità di metadone ingerita dal Garufi sarebbe stata assunta nel range temporale compreso tra le 24 e le 36 ore antecedenti il decesso. Step temporale incompatibile – secondo quanto emerso dal compendio investigativo – con il contatto con l’imputato.”

Grimaldi è in comunità dal giorno dell’arresto dei Carabinieri. La notte prima della morte dell’amico aveva una dose di metadone, che gli ha ceduto. Il quarantanovenne è morto il giorno dopo per overdose. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato a Fondo Pistone. I militari sono arrivati quasi subito a Grimaldi.