Cronaca

Morte Saccà a Letojanni, a processo sindaco e tecnico

Sarà il vaglio processuale a stabilire se ci sono responsabilità per la morte di Roberto Saccà, il commerciante annegato durante l’alluvione che il 25 novembre 2016 flagellò Letojanni.

L’udienza preliminare si è chiusa con il rinvio a giudizio degli unici due imputati, il primo cittadino del comune jonico Alessandro Costa e il tecnico comunale Carmelo Campailla, assistiti dagli avvocati Fabio Di Cara e Salvatore Gentile. Il giudice ha quindi accolto la richiesta del Pm Anna Maria Arena, che ha coordinato gli accertamenti sin dall’inizio.

Il municipio sarà invece responsabile civile, come chiesto dall’avvocato Orazio Carbone, legale della famiglia Saccà.

Sarà dei giudici del tribunale collegiale, quindi, il compito di vagliare le accuse di omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro reato, a partire dal prossimo 20 maggio, data fissata per la prima udienza.

Al tecnico ed al sindaco viene in sostanza contestato di non aver messo in sicurezza adeguata in luogo, durante la tremenda pioggia che causò l’esondazione del Silemi. In particolare di non aver transennato e chiuso l’unica strada che consente l’accesso ad una serie di edifici abitati, e che passa appunto dal greto del torrente, che quel giorno, gonfiato dall’acquazzone, esondò.

Saccà, che lo stava attraversando in bicicletta, venne trascinato dalla furia delle acque e annegò. Il suo corpo venne recuperato diversi giorni dopo, al largo di Taormina.

vedi qui L‘INTERVISTA AI FAMILIARI DI SACCA’