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Nizza. “Problemi di sicurezza”, dopo la morte di Sara e Cosima sospeso il mercato

NIZZA – Stop al mercato quindicinale nella cittadina jonica dopo la morte delle due sorelle Cosima Pellizzeri e Sara Manoti, 96 e 89 anni, vittime, all’alba del 12 febbraio scorso, di un incendio che ha distrutto la loro abitazione.

Oggi è arrivata la decisione del sindaco Piero Briguglio, con un avviso di poche righe per comunicare alla cittadinanza la “sospensione temporanea del mercato quindicinale dal 26 febbraio 2020 fino a data da destinarsi”. Nessun’altra spiegazione in merito, se non un rimando all’ordinanza numero 20 del 2020, firmata sempre questa mattina.

L’ordinanza di sospensione del mercato

Nel testo si fa riferimento proprio alla “tragica vicenda, consumatasi sulla via Lungomare Unità dell’Italia, in cui sono morte due nostre concittadine – scrive il sindaco Briguglio – che ha drammaticamente posto in primo piano i problemi di sicurezza connessi allo svolgimento del mercato quindicinale nell’attuale sito”.

Il mercato si svolge nella zona nord del lungomare nizzardo, proprio nel tratto dove si trovava l’abitazione delle sorelle Cosima e Sara. Se l’incendio fosse accaduto proprio nel giorno di mercato, i mezzi di soccorso avrebbero avuto enormi difficoltà a raggiungere l’edificio. Una situazione di rischio che si presenta, però, ogni due mercoledì. Da qui la scelta del sindaco, “ritenuto necessario ed indifferibile – si legge ancora nel provvedimento – al fine di tutelare l’incolumità pubblica, sospendere il mercato quindicinale fino alla sua collocazione in altra area, già peraltro individuata”.

Il trasferimento del mercato

La scelta, nota da tempo, è quella di trasferire il mercato in un’area posizionata lungo la strada intercomunale Nizza-Fiumedinisi. Tra la sistemazione dello slargo e l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, però, passeranno ancora dei mesi. Due o tre, secondo le previsioni più ottimistiche. Intanto, si muovono anche gli operatori. Domani mattina è prevista una riunione degli iscritti ad Anva – Confesercenti. “Studieremo – anticipa il dirigente Pietro Aci – la soluzione migliore per tutelare gli interessi degli operatori e le necessità espresse dal Comune in termini di sicurezza”.