I fondi persi per gli asili nido: bugie clamorose o totale disinteresse?

Le strade sono due. O il Sindaco Accorinti e l’assessore Mantineo hanno deciso di mentire sperando che nessuno si accorgesse del clamoroso errore che hanno fatto oppure, più semplicemente, non avevano idea di tempi e termini da rispettare e dunque confermano il disinteresse politico e la scarsa attenzione che Palazzo Zanca riserva a determinate questioni. Una certezza però c’è: il caso degli 80 mila euro della Regione persi per gli asili nido comunali è destinato a far discutere. E rischia di assumere contorni pesanti per l’amministrazione Accorinti, colta in fallo su più fronti. Ricapitoliamo brevemente la vicenda. Ieri il nostro giornale ha portato alla luce la graduatoria con cui l’Assessorato regionale al Lavoro, alla Famiglia e alle Politiche Sociali ha ripartito i contributi destinati ai Comuni che hanno presentato domanda per accedere a finanziamenti per la gestione degli asili nido. Niente da fare però per Messina, scartata per aver presentato il progetto il 30 gennaio, cioè fuori termine. Immediata è stata la reazione del Sindaco Accorinti e dell’assessore Nino Mantineo che si sono scagliati contro gli uffici del Dipartimento Servizi Sociali retto dal Dirigente Giovanni Bruno.

“Il ritardo nell’invio dell’istanza debitamente preparata ed esitata dalla nostra Giunta già lo scorso 20 gennaio, dieci giorni prima quindi della scadenza dei termini, è un fatto gravissimo che ci rammarica moltissimo e non può rimanere senza conseguenze. La Giunta comunale, anche in questo caso, aveva operato con tutta la diligenza ed accortezza possibile per programmare nei tempi dovuti tutte le iniziative necessarie e adesso valuteremo tutte le azioni da intraprendere nei confronti di quanti hanno creato questo problema, non rispettando i tempi per l’invio della richiesta” ha dichiarato ieri Mantineo, mentre Accorinti annunciava di aver già chiamato in causa il Direttore generale Antonio Le Donne per accertare le responsabilità e punire i colpevoli.

Una difesa convinta e decisa dell’operato politico dell’amministrazione. C’è però un dettaglio grosso quanto una casa. Siamo andati a ripescare il decreto con cui il 22 ottobre la Regione pubblicava l’avviso per la presentazione delle domande e tra i vari punti si spiegava che i Comuni avrebbero avuto 60 giorni di tempo per inoltrare le istanze, a partire dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Pubblicazione che è avvenuta il 21 novembre. Dunque basta fare un semplicissimo calcolo, che evidentemente l’amministrazione Accorinti non ha fatto, per rendersi conto che 60 giorni, a partire dal 21 novembre, scadono esattamente il 20 gennaio. Che, guarda caso, è il giorno in cui la giunta comunale ha deliberato l’autorizzazione a richiedere alla Regione Sicilia il contributo per la gestione degli asili nido per l’anno 2015. Con quell’atto la giunta Accorinti dava mandato agli uffici del Dipartimento Servizi sociali di redigere istanza e progetto da inviare a Palermo. E lo ha fatto proprio nel giorno in cui invece quella domanda doveva già essere sui tavoli dell’assessorato regionale. Evidentemente nessuno aveva letto con attenzione quell’avviso o, come quasi sempre accade, la giunta si è ridotta a redigere un atto nell’ultimo giorno utile, nonostante fosse chiaramente espressa la perentorietà del termine dettato dalla Regione.

Ieri Sindaco e assessore hanno dichiarato senza mezzi termini che chi ha sbagliato pagherà. E, considerato che hanno sbagliato loro, adesso vedremo quale punizione decideranno di autoinfliggersi. E' vero che resta agli uffici il compito di tenere d'occhio date, bandi, termini in scadenza, è anche vero però che resta nelle mani dell'amministrazione il compito di indirizzare il lavoro e l'operato dei dipartimenti. E questo non solo non è stato fatto, ma la consuetudini di scaricare sempre le colpe ad altri stavolta si è rivelato un boomerang.

Francesca Stornante