Cronaca

Operazione Nebrodi, 96 rinvii a giudizio. Processo il 2 marzo

96 rinvii a giudizio, 11 tra patteggiamenti e rito abbreviato, 18 sentenze di incompetenza con rinvio atti a Catania, 3 nullità con restituzione atti al pubblico ministero.

Si chiude così l’udienza preliminare dell’operazione Nebrodi, sulla mafia dei pascoli, che lo scorso 15 gennaio portò all’arresto di 94 persone. Il processo inizierà il prossimo 2 marzo.

I reati contestati sono associazione per delinquere di stampo mafioso, danneggiamento seguito da incendio, uso di sigilli e strumenti contraffatti, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, impiego di denaro, beni ed utilità di provenienza illecita.

Al centro, i clan Bontempo Scavo e dei batanesi. Il loro interesse principale era di ottenere contributi europei concessi dall’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Dal 2013 ad oggi avevano percepito in modo illecito oltre 10 milioni di euro, tramite 150 imprese agricole, alcune delle quali in realtà inesistenti. E lo avevano fatto con l’aiuto dei colletti bianchi: ex collaboratori dell’Agea, un notaio, molti responsabili dei Caa, Centri di assistenza agricola, che conoscevano bene i meccanismi di erogazione della spesa pubblica e i limiti del sistema dei controlli.