Cronaca

Operazione Sfizio, scarcerati i favoreggiatori del latitante. Bocche cucite tra i Mangano

Sono tornati in libertà Roberto Geracinto e Letterio De Pasquale, rinchiusi in cella dopo la cattura di Francesco Mangano, l’ultimo latitante dell’operazione antri droga Sfizio della Guardia di Finanza.

Il giudice per le indagini preliminari Maria Militello ha convalidato l’arresto di entrambi ma ha stabilito che non ci sono esigenze cautelari.

Non ci sono cioè ragioni per cui debbano aspettare in carcere gli sviluppi delle indagini, malgrado la richiesta della Procura, e i due sono quindi tornati a piede libero. Sono difesi dall’avvocato Salvatore Silvestro.

Il giorno del blitz i finanzieri avevano bussato alla porta di Francesco Mangano, a Contesse, per portare in carcere anche lui, ma il ragazzo non c’era. Il localizzatore gps piazzato a suo tempo dagli investigatori sul motociclo del ragazzo li ha però portati direttamente a Saponara Marittima. Anche se nel frattempo il gps era stato staccato, i militari hanno comunque scovato Mangano, trovandolo nel cortile di una casa cantoniera nella disponibilità di De Pasquale, dove c’era anche Geracinto.

Il più piccolo dei fratelli Mangano è andato direttamente a Gazzi, dove sono stati trasportati anche i due accusati di favoreggiamento, che oggi sono tornati a casa.

Intanto proseguono le indagini della Gdf, coordinati dal Maggiore Andrea Pancaldo. Antonino e il figlio Mario Alessandro Mangano sono stati interrogati dal giudice Militello, ma hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.