Politica

Ordinanza anti tir. Russo: “Poche deroghe, presìdi fissi e telecamere”

MESSINA – L’ordinanza anti tir deve essere più stringente. Era stato concordato un mese fa in sede di Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, ora l’ha ribadito il sindaco Cateno De Luca, che ha focalizzato l’attenzione in particolare sul viale Boccetta.

Ma, se il porto di Tremestieri è regolarmente aperto, perché ci sono tanti tir in città? Alcuni violano le regole, altre volte vengono concesse deroghe, che dovrebbero esserci solo in caso di attese superiori a un’ora nell’approdo a sud.

Un problema atavico, che potrà essere risolto solo col nuovo porto. Ma, visto che ci vorranno ancora almeno altri due anni, nel frattempo?

Il consigliere comunale Alessandro Russo condivide le intenzioni del sindaco e avanza le proprie proposte. “Non basta la comunicazione tra i gestori e i vigili urbani – dice -. La necessità di deroghe deve essere oggettivamente riscontrata dalle forze dell’ordine con un presidio fisso a Tremestieri, ovvero un sistema di controllo sicuro”.

E perché a volte si superano i 60 minuti di attesa? Intenso traffico, può capitare, oppure poche navi? “Si deve evitare che l’impiego di poche navi, anche in condizioni di traffico normali, artatamente aumentino i tempi di attesa”.

Ci sono poi quei tir che non vanno a Tremestieri anche in assenza di deroghe. “Visto che i vigili sono pochi, si devono individuare metodi alternativi per sanzionare, come foto o telecamere alla rada San Francesco e al porto storico”.

Il divieto notturno, infine, secondo Russo, non deve riguardare solo il Boccetta ma anche i viali Gazzi, Europa e Giostra, altri accessi in città. I tir che devono approvvigionare Messina, invece, dovrebbero essere identificati dal Comune per ottenere uno specifico contrassegno autorizzativo.