Multe ai proprietari “zozzoni” di locali sfitti. Gioveni: «L’amministrazione pensi prima a dare l’esempio»

«Definire "astrusa" è forse poco l'ordinanza emessa ieri dal sindaco Accorinti sul mantenimento delle condizioni di decoro dei locali commerciali sfitti a cura dei proprietari, o quanto meno, proprio in questo ormai fin troppo lungo periodo in cui la città è immersa nel degrado più assoluto e sommersa da quintali di rifiuti, la giudico certamente inopportuna e politicamente "fuorviante"». Il consigliere comunale dell’Udc, Libero Gioveni, intereviene in merito all’ordinanza sindacale che obbliga i proprietari di botteghe e locali sfitti a pulire vetrine e saracinesche per garantire igiene pubblica, decoro e salubrità dell'ambiente urbano, pena una sanzione pecuniaria (vedi qui).

«Pur trovandomi d'accordo col primo cittadino nel merito dell'ordinanza, visto che ogni singolo proprietario di immobile ha il dovere di non causare pregiudizi all'igiene pubblica- si legge in una nota – le rigide disposizioni e sanzioni di Accorinti presenti nell'ordinanza rappresentano in questo momento solo il più classico dei "parafulmini" al solo fine di scaricare sui privati cittadini le responsabilità del "sudiciume" presente costantemente in città!».

Secondo Gioveni «arebbe stato certamente più opportuno e politicamente più dignitoso non offendere in questo modo l'intelligenza dei messinesi, facendo un sano "mea culpa" sugli errori commessi finora nella gestione complessiva dell'igiene pubblica cittadina (non ultimo la deleteria sospensione del servizio di derattizzazione e disinfestazione per il mancato rispetto delle norme sulla sorveglianza sanitaria ai dipendenti ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008)».

Il consigliere comnale sottolinea che «non c'è strada (centrale o periferica) della città in cui, oltre a rappresentare un "obbrobrio" per i messinesi (e soprattutto in questo periodo per i tanti turisti presenti) a causa dei cumuli di rifiuti che fanno ancora "bella mostra" ormai da mesi, non si sentano anche odori malsani e putridi provenienti dai cassonetti che non vengono lavati e disinfettati da anni».

«E tutto questo è colpa dei proprietari dei locali sfitti? E questo "scempio ambientale" certificato è dovuto a questa categoria di cittadini che dovrebbero persino essere multati?? Se è così, le "multe" all'Amministrazione per queste sacrosante responsabilità sulla pelle dei messinesi che a breve dovranno nuovamente stringere la cinghia per pagare l'ancora salatissima TARI, CHI LE FA???» si domanda Gioveni.

«Il silenzio – presegue -spesso varrebbe più di mille parole, specialmente da parte di un sindaco ambientalista" che soprattutto in questo settore avrebbe dovuto compiere una "rivoluzione" che anche chi l'ha votato convintamente ancora attende».

Il consigliere comunale chiede «la revoca momentanea dell'ordinanza sindacale, almeno fino a quando questa Amministrazione non darà l'esempio con i FATTI in tema di igiene pubblica cittadina!».