Nuovo ostacolo per il bilancio di previsione 2015. Clima rovente in giunta

C’è un nuovo, enorme ostacolo sulla strada che deve portare all’adozione da parte del Comune del bilancio di previsione 2015. Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere non favorevole alla proposta di delibera sul riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi predisposta dalla Ragioneria di Palazzo Zanca.

La procedura è funzionale alla corretta formazione del documento economico-finanziario, in quanto consente di riportare crediti certi e veritieri, garantendo in tal modo il rispetto dei principi contabili di veridicità e attendibilità. Senza un corretto riaccertamento straordinario dei residui , il bilancio rischia di essere falso.

Secondo Dario Zaccone, Federico Basile e Giuseppe Zingales «il riaccertamento straordinario dei residui, così come trasmesso e come più volte evidenziato dal Collegio dei Revisori, non risponde ai dettami previsti dal d. lgs 118/11». Così scrivono testualmente nella nota n.4 del 20 gennaio, trasmessa al ragioniere generale Antonino Cama , all’assessore al bilancio e vice-sindaco Guido Signorino e per conoscenza alla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, al presidente della I commissione Carlo Abbate, al segretario /direttore generale Antonio Le Donne ed al commissario ad acta inviato dalla Regione, Nicolò Lauricella.

Il Collegio dei revisori dei Conti invita quindi l’amministrazione «a rivedere le modalità di calcolo volendo considerare, ancorché già pagati o incassati, i residui in scadenza 2015 e , per differenza, imputare nel 2016 o 2017 i residui rimanenti in relazione alla loro effettiva scadenza ed esigibilità»

Prescrive inoltre di «determinare correttamente il fondo pluriennale vincolati ed il FCDE( fondo crediti dubbia esigibilità) e verificare di conseguenza la congruità del valore calcolato con successiva eventuale modifica al bilancio di previsione in fase di emendamento».

In altre parole, il Collegio dei revisori dei conti chiede all’amministrazione di procedere nuovamente al riaccertamento straordinario dei residui seguendo i dettami della legge e di correggere lo schema di bilancio approvato dalla giunta il 9 dicembre ed emendato il 29 dicembre. In caso contrario il previsionale rischia di essere falso e non attendibile.

Le prescrizioni imposte di revisori dei conti sono, dunque, destinate a far slittare ancora l’arrivo in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2015, prolungando una situazione e di impasse amministrativa che sta causando disagi pratici (vedi mense , riscaldamenti, pagamenti vari) ma anche tensioni all’interno della giunta. Il clima “peace&love” è solo un lontano ricordo, gli assessori stanno risentendo della mancata approvazione del bilancio, perché hanno di fatto le mani legate e non riescono a dare le risposte che vorrebbero nei loro settori di competenza. Il principale imputato è l’assessore che da due anni e mezzo si occupa di questioni finanziarie, vale a dire l’assessore Signorino , la cui poltrona inizia a traballare. E a metterla in discussione non sono solo gli avversari politici ma i suoi stessi colleghi.

Neanche l’arrivo dei super esperti/badanti con conseguente il commissariamento dell’area finanziaria (VEDI QUI) ha portato sino ad oggi i frutti sperati. La presenza costante in quel di Palazzo Zanca del super consulente del Centro Studi Enti Locali Luca Eller Vainicher, che assiste passo passo Signorino e Cama non ha impresso la svolta auspicata. Il Comune di Messina vive una fase critica ed il parere negativo sul riaccertamento straordinario dei residui non è solo un fatto tecnico ma anche un fatto politico gravissimo , perché rallenta ulteriormente l’iter di un bilancio che per legge andava approvato entro il 30 settembre.

Arrivati a fine gennaio, il previsionale è ancora in alto mare e forse è arrivato il momento che qualcuno si assuma le proprie responsabilità di fronte alla città.

Danila La Torre