Il super esperto/ badante Luca Eller Vainicher e quella “chicca” su Ifel e Csel

Si chiama Luca Eller Vainicher, viene da Sesto Fiorentino ed è uno dei 6 super esperti del Centro Studi enti locali che dovranno affiancare i dirigenti dell’area finanziaria di Palazzo Zanca (vedi qui). Venerdì scorso, lo abbiamo incontrato casualmente nei corridoi del Comune e ci siamo intrattenuti con lui per qualche minuto, giusto il tempo di avere la conferma che è già pienamente operativo e che le sue “visite” a Palazzo Zanca erano iniziate anche prima dell’approvazione della delibera n.769 del 17 dicembre con cui la giunta Accorinti ha formalmente spostato il progetto proposto dal Csel e commissariato l’area finanziaria di Palazzo Zanca (vedi qui).

Prima di quella data, infatti, Heller aveva già partecipato anche ad un riunione tra il vice-sindaco Guido Signorino, il ragioniere generale Antonino Cama ed il Collegio dei revisori dei conti in cui si parlava delle modifiche da apportare al bilancio consuntivo 2014 . «Prima di iniziare un’attività voglio capire quali sono le criticità da affrontare», ha spiegato il professionista toscano, non nascondendo la sua sorpresa per le polemiche scoppiate in merito all’incarico ricevuto dal Comune: «il mio curriculum, così come quello dei miei colleghi, parla chiaro e la professionalità del Csel è ampiamente riconosciuta ed apprezzata» ha aggiunto Heller, paragonando l’attività del Centro Studi Enti Locali a quella dell’Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), Fondazione istituita nel 2006 dall’ANCI.

Il riferimento da parte di Heller all’Ifel – a cui la giunta Accorinti aveva peraltro chiesto aiuto nei giorni immediatamente successivi al suo insediamento (vedi qui) – ci ha indotto ad effettuare una piccola ricerca, dalla quale in effetti è venuto fuori che la società Centro Studi Enti Locali srl “ha molte caratteristiche in comune con l’ Ifel, che così com’è definito nel decreto istitutivo del Ministero dell’Economie e delle Finanze del 2005 è «un apposito soggetto di diritto privato, senza finalità di lucro», che si sovvenziona per lo più con i contributi provenienti dai Comuni.

Nel sito ufficiale della Fondazione, si legge che l’Ifel è un «ente deputato ad assistere i Comuni in materia di finanza ed economia locale » ed in virtù di quanto stabilito nello Statuto realizza « attività di aggiornamento, formazione e assistenza tecnica in materie di economia e finanza pubbliche e in tutte le materie che consentano ai Comuni italiani l’utilizzo più efficiente ed efficace delle proprie risorse e del proprio patrimonio, e l’accesso a ulteriori risorse, in un’ottica di accrescimento dell’autonomia finanziaria». Come specificato del decreto istitutivo, l’Ifel , provvede inoltre gratuitamente alla formazione del personale dei comuni addetto alla gestione dei tributi locali.

Analizzando le attività svolte dalla Fondazione dell’Anci, è evidente che anche l’Ifel avrebbe potuto fare al caso del Comune di Messina; ma per l’ aggiornamento, l’assistenza tecnica e la formazione dei dipendenti il sindaco Accorinti ed i suoi assessori – su input de segretario /direttore generale Antonio Le Donne– hanno scelto il Centro Studi Enti Locail di Pisa, adottando – tramite affidamento diretto – un progetto che con la delibera di giunta n.169 del 20 marzo 2015 era stata definito a costo zero (vedi qui), mentre con la delibera n.769 del 17 dicembre si è trasformato in un progetto autofinanziato dal valore complessivo di 450 mila euro e con impegni finanziari nei confronti della società toscana poco chiari (vedi qui).

Danila La Torre