Politica

Palumbo: Ecco perchè l’Election day oscura il Referendum sul taglio dei parlamentari

Il 20 e 21 settembre sarà Election day. Si voterà in due giorni per rispettare la normativa anti covid e sono stati accorpati il Referendum sui tagli al numero dei parlamentari e le suppletive in Sardegna e Veneto. Si va verso l’accorpamento anche delle elezioni regionali ed in alcuni casi delle amministrative. In Sicilia le amministrative per 62 comuni saranno il 4 e 5 ottobre. L’Election day ha però causato le proteste dei Comitati per il Referendum che temono che l’accorpamento con competizioni di altro genere possa mettere in secondo piano l’importanza del Referendum Costituzionale.

Uno strappo costituzionale

Sarà l’ennesimo strappo costituzionale in danno dei cittadini- dichiara Andrea Pruiti Ciarello, coordinatore nazionale dei Comitati noiNO- Con la fissazione dell’Election Day si mortifica l’istituto del referendum costituzionale e si penalizza il diritto dei cittadini a essere informati sulle tematiche poste al loro vaglio. L’ennesima vergogna di un governo demagogico e populista, che bada più a perseguire le proprie (dannose) battaglie ideologiche, che promuovere riforme davvero utili”.

A spiegare nel dettaglio perché il Referendum rischia di essere penalizzato è l’ex senatore messinese Enzo Palumbo, promotore di diverse battaglie anche contro il Rosatellum e l’Italicum.

“Referendum oscurato”

 “L’election day per regionali, amministrative e suppletive non crea problemi, che invece ci sono per il referendum costituzionale (impropriamente definito confermativo, quando invece è oppositivo, perché richiesto da chi si oppone all’entrata in vigore della riforma costituzionale). In particolare: 1) la riforma costituzionale è troppo importante, riguardando l’impianto rappresentativo della nostra democrazia, ma finirà inevitabilmente per  essere oscurato  rispetto al dibattito politico riguardante   presidenti di regione e sindaci. Nelle zone dove si voterà per regionali e amministrative, si parlerà solo di queste e non del referendum, che invece è ben più importante riguardando la vita di tutta la Nazione.

Rischio del voto asimmetrico

2) la partecipazione al voto sarà asimmetrica, in alcune zone maggiore (quelle dove si vota per i presidenti e i sindaci) e in altre minore (quelle dove si vota solo per il referendum), e ciò renderà asimmetrico anche il risultato, che invece, trattandosi di materia costituzionale, dovrebbe essere il più possibile potenzialmente omogeneo. 3) proprio per questo, le norme sull’election day del passato, che ci sono da tantissimi anni, hanno sempre escluso l’accorpamento di ogni referendum con altri tipi di votazione; ed è per questo che mai un referendum costituzionale (2001, 2006, 2016) è stato abbinato con altre votazioni. 4) addiritturaer i referendum abrogativi è prevista l’impossibilità di svolgere referendum nello stesso anno o in prossimità di elezioni politiche.

Tempistica non rispettata

5) quanto ai referendum costituzionali la legge 352-1970, che reca norme di attuazione dell’art. 138 Cost. fissa una rigida tempistica, che vede interagire l’Ufficio Centrale presso la Cassazione, il Governo e il Presidente della Repubblica, in termini che prescindono da altre concomitanti votazioni, che invece dipendono dalle disposizioni di volta in volta emanate dalle Regioni. In questo caso, approfittando del Covid-19, questa tempistica è stata fatta saltare.  6) la stessa legge stabilisce che per i referendum costituzionali si debba votare solo di domenica, mentre per altre elezioni le norme sono state nel tempo più volte modificate, mai comunque riguardando i referendum costituzionali. In questa occasione si voterebbe per il referendum anche il lunedì, e tuttavia la norma che fissa il referendum solo per una domenica compresa tra il 50* e il 70* giorno dal Decreto d’indizione (Art. 15, comma 2, L. 352-1970) non risulta modificata. Se ne sono scordarti, avendo solo modificato una norma successiva (inserendo il riferimento a questo specifico referendum nell’Art. 7 del DL 98-2011, che non menzionava i referendum costituzionali, e quindi a valere per questo solo caso).

Presunzione a 5stelle

E tutto questo, solo per assecondare la presunzione dei 5Stelle che vogliono far passare in secondo piano il taglio dei parlamentari in modo che i cittadini non si rendano conto del vulnus alla rappresentatività democratica che si sta perpetrando ai loro danni per risparmiare quello che sarebbe il costo di un caffè l’anno per ciascun italiano” (Enzo Palumbo)