Senza bilancio 2015, il Comune ad un passo dal baratro. Lo dice, tra le righe, Le Donne

L’intervento del segretario/direttore generale, che ha dettato i tempi per la presentazione di tre bilanci in un mese e mezzo (vedi qui), non attenua minimamente la gravità della situazione economica del Comune di Messina, che resta ad un passo dal baratro.

L’ingarbugliatissimo nodo del bilancio 2015, di cui ancora oggi Palazzo Zanca è sprovvisto, potrà essere definitivamente sciolto solo quando il documento contabile sarà approvato dal Consiglio Comunale, a cui spetta -per legge- la formale adozione. Sino a quel momento qualsiasi documento sarà carta straccia.

Ad ammetterlo, tra le righe del suo lunghissimo documento, è lo stesso Le Donne, allorquando – invitando i revisori dei conti a fare in fretta sul riaccertamento straordinario dei residui – spiega che «l'ulteriore dilazione temporale impedisce la compiuta approvazione del Bilancio 2015/2017 e conseguentemente il versamento nelle casse dell'Ente da parte dello Stato del contributo ordinario annuale e ciò causerà il blocco di tutte le attività comunali, nonché del pagamento dei contributi e degli stipendi per tutto il sistema pubblico locale».

Senza il bilancio 2015, Palazzo Zanca rischia, dunque, la paralisi totale. Uno scenario catastrofico, per prevenire il quale il cronoprogramma stilato dal super manager di Palazzo Zanca appare una misura blanda, anzi quasi del tutto inutile. Senza la conclusione del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, il bilancio non potrà essere completato in ogni sua parte e non potrà essere portato in Aula.

L’ approvazione della «documentazione preliminare» relativa al bilancio 2015 da parte della giunta Accorinti , annunciata per sabato 19 marzo, non servirà ad imprimere alcuna svolta e meno che mai porrà fine all’inadempienza del Comune di Messina. Il bilancio 2015 esisterà solo quando il Consiglio comunale sarà messo nelle condizioni di esaminarlo e votarlo.

Sino a quando il bilancio 2015 non approderà in Aula, completo di tutti gli allegati previsti dalla legge, e non sarà approvato dai consiglieri , la giunta potrà “sfornare” tutti i bilanci che vuole: il Comune di Messina resterà, comunque, inadempiente.

E più tempo passa senza bilancio , più il baratro è vicino.

Danila La Torre