sindacato

Parcheggi a pagamento al “Papardo”, caos per la consegna dei badge

MESSINA – Al Papardo è iniziata la distribuzione dei badge per il personale in vista dell’istituzione dei parcheggi a pagamento all’interno della struttura sanitaria. Ed è caos. “Perché l’azienda – affermano Pippo Calapai, Corrado La Manna e Livio Andronico, rispettivamente segretario generale, responsabile aziendale e responsabile aziendale area del Comparto della Uil-Fpl – non ha razionalizzato la distribuzione, generando disagi al personale in servizio”.

I sindacalisti si sono detti “disgustati per come è stato trattato il personale e per la disorganizzazione dell’azienda. Le scene che si sono presentate ai nostri occhi ci hanno riportato indietro nel tempo, ai tempi della Guerra quando gli sfollati erano in fila con la tessera per ricevere il pane.

A ciò si aggiunga che il precedente management dell’azienda, in maniera inspiegabile – continuano i rappresentanti della Uil-Fpl – non ha interpellato le organizzazioni sindacali per la decisione di riservare un numero di posti auto necessario per soddisfare il fabbisogno del personale. Ciò determinerà giocoforza una disparità di trattamento e scatenerà una caccia al posto auto per evitare di pagare un autentico salasso”.

“IL PERSONALE CHE NON TROVERA’ IL POSTO AUTO DOVRA’ PAGARE 70 EURO AL MESE”

Calapai, La Manna e Andronico sostengono che “conti alla mano, il personale che non troverà un posto per la propria auto dovrà pagare il biglietto per un esborso di circa 70 euro al mese. Ciò significa che lo stipendio subirà una riduzione, con le comprensibili conseguenze che ne possono derivare per i dipendenti.

Auspichiamo che il management aziendale del Papardo trovi le soluzioni per non penalizzare il personale dipendente. Non accettiamo, infine, che l’azienda possa mettere le mani in tasca ai dipendenti e per questo motivo abbiamo deciso di autoconvocare il personale iscritto al nostro e ad altri sindacati. Siamo comunque pronti al altre forma di protesta plateale – concludono i sindacalisti – perché è inaccettabile la situazione che si è venuta a creare”.