Politica

Parchi a misura di bambini disabili e mobilità sostenibile: passi in avanti

«Anche i bambini disabili di Messina avranno presto degli spazi in cui giocare, oltre ad aree attrattive e sicure per tutte le famiglie». A dirlo i consiglieri comunali del M5S Andrea Argento e Cristina Cannistrà. I due consiglieri nei mesi scorsi avevano sollevato il problema della carenza di spazi attrezzati per i bambini con difficoltà. E avevano deciso di coinvolgere tutto il consiglio.

L’aula ha risposto positivamente, approvando la mozione sui “Parchi inclusivi” presentata dal gruppo consiliare del M5s. L’obiettivo è rendere alcune delle ville e dei giardini della città accessibili a chiunque, garantendo così a tutti i bambini messinesi gli stessi diritti, senza alcuna discriminazione, come stabilito dalla convenzione sui diritti dell’infanzia. 

Passa inoltre in Consiglio la mozione sulla “mobilità sostenibile”, presentata da Giuseppe Fusco, che prevede invece la possibilità di autorizzare la circolazione dei dispositivi per la micro mobilità elettrica (segway, hoverboard e monopattini) nei tratti stradali previsti. «Una misura idonea a contenere la congestione del traffico e l’inquinamento, in ogni sua forma».

«Entrambe le nostre proposte sono state approvate dall’Aula praticamente all’unanimità: una dimostrazione di come gli interessi della collettività possano e debbano prevalere sulle logiche di partito», commenta Fusco.

La Patrimonio spa

Sotto la lente anche la bocciatura della proposta di delibera presentata dal sindaco Cateno De Luca in merito ai requisiti dei componenti del collegio sindacale della “Patrimonio spa”.

 «In sostanza – spiega – dopo avere nominato lo scorso luglio il magistrato della Corte dei Conti Pino Zingale quale Presidente del Collegio Sindacale della società, il primo cittadino pretendeva che venisse modificato il criterio di selezione previsto dallo Statuto, inserendo una preferenza nella nomina per i Magistrati Contabili.

La proposta è stata rigettata per motivi sia tecnici che politici: in merito ai primi, esiste una normativa che vieta ai magistrati contabili di essere nominati componenti dei collegio dei revisori o del collegio sindacale delle società partecipate; dal punto di vista politico, invece, ritengo del tutto inopportuno che un ruolo così importante sia affidato a un presidente che presta servizio in Trentino Alto Adige, a 1300 km di distanza da Messina. In seguito a una “accesa” discussione in Aula, che si è protratta fino a tarda notte, il Consiglio ha deciso quindi di bocciare la proposta».