Comune senza bilancio: si rifà vivo il commissario ad acta Lauricella, ma in maniera “soft”

Dopo settimane di preoccupante silenzio, il commissario ad acta Nicolò Lauricella torna a farsi vivo. Arrivato a Palazzo Zanca il 16 dicembre, ha aspettato sino al 3 febbraio prima di prendere carta e penna e fare ciò per cui è stato inviato qui dalla Regione: dettare i tempi per l’approvazione del bilancio di previsione 2015, senza il quale il Comune di Messina ha operato da ottobre a dicembre in esercizio provvisorio e da gennaio ad oggi in gestione provvisoria.

Tuttavia, con l’autosospensione dei termini decisa dal vice-sindaco Guido Signorino , procedura del tutto inusuale (vedi qui), la diffida con cui intimava alla giunta di procedere entro dieci giorni all’approvazione sia del riaccertamento straordinario dei residui che del bilancio di previsione 2015 (vedi qui) è rimasta lettera morta e , da quel momento, il funzionario regionale non ha dato più notizie di sé . Un lungo silenzio che si è interrotto solo da qualche ora.

Con nota datata 21 marzo , indirizzata al sindaco Accorinti, al segretario generale Le Donne, al ragioniere generale Cama e per conoscenza alla presidente del Consiglio comunale Barrile, all’assessore al bilancio Signorino e al Collegio dei revisori dei conti , Lauricella comunica dapprima di aver preso atto della «corposa corrispondenza intrattenuta tra il responsabile del Dipartimento Servizi finanziari e l’Organo di revisione contabile» sul riaccertamento straordinario dei residui , che sta paralizzando l’iter di approvazione del bilancio, e poi sentenzia: «appare doveroso esprimere che non possa essere ulteriormente protratto il tempo per la definitiva approvazione di tale fondamentale atto».

Il commissario Lauricella non fissa però alcun termine entro il quale approvare il documento economico finanziario di previsione, ma semplicemente richiama i destinatari al senso di responsabilità, invitandoli nello specifico «a porre in essere i relativi atti affinché l’organo di revisione possa esprimere il parere sul riaccertamento straordinario dei residui , propedeutico all’avvio del procedimento di approvazione del Bilancio previsione». I revisori dei conti vengono a loro volta sollecitati «nello spirto di reciproca collaborazione , non appena acquisiti gli atti e/o i chiarimenti richiesti , ad esprimere il parere di competenza con la massima urgenza».

E a proposito di chiarimenti, il ragioniere generale Cama ha risposto all’ultima nota con cui i revisori ribadivano le discrasie contabili e chiedevano spiegazioni (vedi qui) . Per la lettura della nota firmata dal capo dell’area finanziaria di Palazzo Zanca rimandiamo alla nostra sezione download (vedi in basso). Qui basti dire che esattamente come ha fatto Le Donne qualche giorno fa, Cama fa presente ai revisori che ulteriori verifiche potranno essere effettuate nel corso del riaccertamento ordinario dei residui e sottolinea che «l'ulteriore dilazione temporale impedirebbe la compiuta approvazione del Bilancio 2015/2017, con il conseguentemente mancato introito nelle casse dell'Ente del contributo ordinario annuale da parte dello Stato». In altre parole, anche Cama mette fretta ai tre tecnici contabili.

Al netto di tutte le note, i solleciti, gli inviti, i richiami, al senso di responsabilità, quando ci avviciniamo inesorabilmente al mese di Aprile, il Comune è ancora senza bilancio 2015. Ed è un paradosso che, in questa condizione di perdurante inadempienza, il commissario ad acta appositamente nominato dalla Regione – a tre mesi dal suo insediamento – non abbia ancora dato un termine perentorio per approvare il documento finanziario. Attualmente , infatti, l’unico termine resta quello fissato da Le Donne, peraltro già slittato dal 19 al 31 marzo (vedi qui).

Nel frattempo, in assenza di liquidità, il Comune continua a fare ricorso alle anticipazioni di tesoreria e maturare interessi. Servizi e stipendi non potranno essere garantiti a lungo.

Danila La Torre