Ricontrattualizzazione vigili e contrattisti, dopo Eller e Cama arriva anche il secco no dei Revisori dei conti

Precari di Palazzo Zanca, il pasticcio è servito. La scorsa settimana la giunta Accorinti emanava i due provvedimenti che hanno aperto la strada sia alla ricontrattualizzazione dei contrattisti impiegati come agenti di polizia municipale, sia alla ricontrattualizzazione del personale già stabilizzato lo scorzo 31 dicembre e dei contrattisti da stabilizzare entro il 31 dicembre 2018. Un aumento di ore per tutti, immediata firma nella sala ovale di Palazzo Zanca dei nuovi contratti e avanti spediti sul famoso Piano del fabbisogno del personale. Fin qui sembrerebbe solo una buona notizia per chi da anni ha vissuto nel precariato e che finalmente adesso sta vedendo sempre più concreta la possibilità di una sistemazione degna e definitiva. Ma i dubbi non sono mancati fin dal primo giorno. I sindacati erano stati cauti. Mancava il parere dei Revisori dei Conti. E adesso che il parere è arrivato la questione rischia di complicarsi seriamente. Il collegio, al momento orfano del presidente dopo le dimissioni di Zaccone, si è espresso sulle due delibere di giunta che hanno ricontrattualizzato vigili e contrattisti con un parere non favorevole che lascia pochi spazi ai dubbi. Federico Basile e Giuseppe Zingales hanno detto un secco no all’operazione messa in atto in prima persona dal sindaco Renato Accorinti e dal segretario/direttore generale Antonio Le Donne, veri artifici di questa fuga in avanti che non ha tenuto in considerazione il fatto che mancasse il parere dei revisori e che ancora prima aveva ignorato anche le posizoni nettamente contrarie dell’assessore al bilancio Luca Eller e del ragioniere generale Antonino Cama. Erano stati loro i primi a storcere il naso di fronte a queste due delibere e alla fine hanno lasciato tutto nelle mani di sindaco e segretario (vedi qui). Basta sfogliare i due atti per notare per esempio che il proponente non è stato l’assessore Eller, che ha anche la delega al personale, così come prassi prevede, ma il sindaco. E non è sfuggito neanche che il ragioniere generale non ha espresso il suo parere sulla regolarità finanziaria dell’operazione, lasciando tutto nelle mani di Le Donne che invece ha usato i suoi poteri sostitutivi per portare comunque in porto le due delibere.

A rafforzare quelle due posizioni arriva adesso anche il parere non favorevole dei revisori che mettono in luce le stesse carenze che erano state sollevate da Eller e Cama: mancanza del controllo preventivo degli atti dell’organo di controllo, mancata approvazione del bilancio di previsione 2016-2018, generica previsione dell’impegno di spesa in contrasto con quanto previsto dalla normativa del TUEL (Testo Unico Enti Locali). Un parere che adesso rischia di mandare in fumo le speranze e le aspettative di centinaia di lavoratori che solo pochi giorni hanno assaporato il gusto di un contratto a tempo indeterminato e di contratti a 32 e 21 ore, lontani dopo aver lavorato per mesi a 16 ore, con il rischio di vedere questo monte ore abbassarsi sempre più.

Adesso toccherà a segretario e sindaco decidere se andare avanti a prescindere, in attesa di capire qual è la strada giusta. Se quella di Eller, Cama e dei revisori o una via senza uscita.

Francesca Stornante