Ambiente

Ponte sullo Stretto, i Verdi si ribellano

Il Ponte? “Chiedo al ministro delle infrastrutture di ritirare la relazione inviata al Parlamento perché non ha affrontato adeguatamente l’impatto ambientale avendo evitato di coinvolgere i tecnici del ministero dell’Ambiente e di conoscere le ragioni di questa grave esclusione”. Firmato, il leader dei Verdi a livello nazionale Angelo Bonelli.

Il nodo per gli ecologisti è proprio questo; quanto alla relazione, almeno. “Perché il Ministero delle infrastrutture ha escluso i tecnici del ministero dell’Ambiente nella stesura della relazione del gruppo di lavoro sul Ponte sullo Stretto di Messina?” è il quesito. E Bonelli aggiunge: “Nel novembre del 2020 , il Ministero delle Infrastrutture invia una nota all’allora Ministero dell’Ambiente, guidato da Sergio Costa, chiedendo dei tecnici ed esperti da integrare al gruppo di lavoro che avrebbe dovuto redigere la relazione sul Ponte sullo Stretto di Messina. Il Ministero – è la ricostruzione del dirigente dei Verdi – invia sette nomi di esperti al ministero delle infrastrutture che accettano l’incarico, ma gli esperti del Ministero dell’Ambiente non vengono più chiamati dal Ministero delle Infrastrutture a far parte del gruppo di lavoro sul ponte sullo stretto di Messina e la relazione del gruppo di lavoro viene inviata il 30 aprile dal ministero delle infrastrutture al Parlamento con un parere positivo al Ponte”.

Ed ecco che torna la domanda inevasa: “Perché si è impedito che il gruppo di lavoro fosse integrato con esperti del ministero dell’Ambiente in modo tale che un’opera ad alto impatto ambientale fosse valutata da chi conosce questi problemi, evitando così che la relazione del gruppo di lavoro potesse avere un esito diverso evidenziando conseguentemente le gravi problematicità ambientali?”