Politica

Post omofobo, l’Arcigay: “Perchè l’ass. Trimarchi è ancora al suo posto?”

Il caso Trimarchi sembra essere finito in un cassetto, nonostante l’impegno ad una risoluzione entro il 31 agosto.

A ricordare le dichiarazioni sia dell’assessore alla cultura e pubblica istruzione Enzo Trimarchi che del sindaco De Luca è Rosario Duca (Presidente Arcigay Makwan Messina nonché Coordinatore Regionale Arcigay Sicilia e Consigliere Nazionale Arcigay.

Il caso, come si ricorderà, è scoppiato ad inizio estate in seguito ad un post facebook dell’assessore Trimarchi su Carola.

Il caso

Le dichiarazioni omofobe dell’assessore causarono reazioni da più parti e Rosario Duca chiese le dimissioni immediate. Lo stesso sindaco invitò Trimarchi a scusarsi e si disse pronto a revocare la delega. Dopo pochi giorni si tenne una conferenza stampa congiunta durante la quale vennero presi impegni ben precisi: De Luca ribadiva la sospensione dalle deleghe e Trimarchi la decisione di rimettere le deleghe.

Trimarchi ancora assessore

Il sindaco ci aveva rassicurato- spiega Rosario Duca- che la data del 31 agosto scorso sarebbe stata il termine ultimo entro cui il caso Trimarchi sarebbe stato risolto nel modo più opportuno. Oggi apprendiamo dalla stampa che il rimpasto di giunta annunciato durante l’estate è stato posticipato al 29. Ma la notizia che per Arcigay è una grave mancanza di rispetto nei confronti della comunità LGBT+ messinese è quella della partecipazione dell’assessore Trimarchi, ancora inspiegabilmente nel pieno esercizio delle deleghe alla cultura e istruzione, alla cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico”.

“Dimissioni subito”

L’Arcigay invita De Luca a spiegare le motivazioni che lo hanno indotto a rinviare la soluzione del caso e a dire se ha cambiato idea in proposito e ribadisce la richiesta di dimissioni dell’assessore Trimarchi in quanto “la sola revoca delle deleghe non è più sufficiente a chiudere l’incidente aperto dalle sue inopportune e imprudenti dichiarazioni. Non osiamo immaginare quale messaggio di inclusione e rispetto abbia potuto portare all’apertura delle scuole una persona che solo un mese fa ha dimostrato di proferire parole discriminatorie e transfobiche”.

L’amministrazione, a dispetto di quanto annunciato ad inizio estate, sembra aver archiviato nel silenzio gli impegni presi ufficialmente,

Arcigay conferma la volontà di collaborare con l’amministrazione ma quanto avvenuto è un messaggio di chiusura al dialogo. Ulteriore motivo di rammarico è la mancata attenzione da parte dell’assessora alle Pari opportunità che nonostante le numerose istanze presentate da Arcigay e dalla comunità LGBT+ messinese non ha dato risposte.

R. Br.