Ato, ex Feluca, ex Cea ed ex Agrinova all’Amam: per Sciacca necessaria l’evidenza pubblica

L’operazione sulla mobilità interaziendale, portata avanti dall’amministrazione Accorinti, incontra sulla sua strada sempre più ostacoli. Ai dubbi sollevati dalla Corte dei Conti (vedi qui) ed ai rilievi mossi dal Collegio dei revisori dei conti – che nei giorni scorsi ha sollevato, con due diverse note, perplessità sia sul recente trasferimento di lavoratori e servizi Ato all’Amam sia sull’assuzione degli ex Feluca (vedi qui) – si aggiunge la prescrizione della Direzione territoriale del lavoro, diretta dall’ex ingegnere capo del Genio Civile Gateano Sciacca. Secondo l’importante struttura regionale, le assunzioni all’Amam dovrebbero , infatti, avvenire mediante evidenza pubblica e non con passaggi automatici decisi dall’alto.

Ricordiamo che, per precisa volontà della giunta Accorinti, le porte dell’Amam si sono già spalancate o si dovranno presto spalancare per i lavoratori Ato, ex Feluca, ex AGRICOL (manutenzione aree cimiteriali), ex CEA (manutenzione stradale) e Messinambiente.

La notizia della prescrizione da parte della DTL era già stata resa nota qualche giorno addietro dalla consigliera comunale Antonella Russo, nella lunga interrogazione inviata al sindaco Renato Accorinti ed al vice-sindaco Guido Signorino, ma ulteriori dettagli emergono dal verbale redatto in occasione della riunione del 3 agosto scorso, che ha visto riunirsi attorno al tavolo coordinato da Sciacca l’intero Cda dell’Amam, composto dal presidente Leonardo Termini e dagli altri due componenti Anna Spinelli Francalanci e Grazia De Tuzza; il Direttore Generale Amam Luigi La Rosa; l’assessore comunale ai lavori pubblici Sergio De Cola; il Segretario Provinciale della Cgil, Giuseppe Foti; il Segretario Generale della Cisl Messina Tonino Genovese; Ferdinando Vento e Fotia Pietro della CISAL – ME; il Segretario Generale UIL ME, Carmelo Catania; il Delegato Segretario Generale UGL -ME Antonio Mavilia .

Nel corso dell’incontro, il cui scopo era quello di fare chiarezza sulle procedure per la salvaguardia dei livelli occupazionali, la Direzione territoriale del lavoro ha spiegato di «condividere qualsiasi percorso che garantisca il livello occupazionale e le effettuazione del servizio nel rispetto delle attuali norme», pur tuttavia sottolineando che «lo stesso Ufficio non potrà concordare con eventuali procedure che escludano l'evidenza pubblica nelle relative assunzioni».

Sciacca ha precisato subito di non voler imporre alcunché, specificando immediatamente che «resta inteso che le scelte a riguardo sono di esclusiva competenza dell'Amministrazione Comunale», ma non c’è dubbio che nel giudicare l’operazione relativa alla mobilità messa in piedi dalla giunta Accorinti non si potrà non tenere conto del presupposto dell’evidenza pubblica, considerato essenziale dalla Direzione territoriale del lavoro.

Ad esempio, non è disposta ad ignorare la prescrizione di Sciacca la consigliera Russo, che nel corso della conferenza stampa dedicata al rischio di perdere il finanziamento sul porta a porta a causa di alcuni inadempimenti da parte del Comune (vedi articolo a parte), è tornata ad esprimere forti dubbi sulla legittimità dell’ordinanza con cui il sindaco ha diposto che dal 1.agosto al 31 dicembre 2015 l’Amam dovrà occuparsi anche dei servizi di manutenzione del verde pubblico e di pulizia delle ville comunali, con conseguente trasferimento dei lavoratori Ato alla società che sede sul viale Giostra.

«L’atto potrebbe essere viziato sia sotto il profilo formale sia sotto il profilo sostanziale», ha affermato l’espoente del Civico Consesso, ribadendo le tante perplessità già elencate nella sua lunga interrogazione di qualche giorno fa (vedi qui).

«Mi dicono che sono contro i lavoratori, ma vorrei che fosse chiaro che è esattamente il contrario. Se esercito l’attività di ispezione e controllo che spetta a noi consiglieri è proprio a tutela dei lavoratori. Mi voglio assicurare che gli atti emanati dall’ammmnistrazione siano inappuntabili. Se dico cose che non sono vere, vorrei che il sindaco mi rispondesse per iscritto, invece mi giungono voci che stia pensando di modificare l’ordinanza» .

Danila La Torre