Trasferimento dei servizi e dei lavoratori Ato all’Amam, i dubbi della consigliera Russo

Trasferimento dei servizi e dei lavoratori Ato all’Amam, i dubbi della consigliera Russo

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Trasferimento dei servizi e dei lavoratori Ato all’Amam, i dubbi della consigliera Russo

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giovedì 06 Agosto 2015 - 06:13

In un’interrogazione indirizzata al sindaco Accorinti ed al suo vice Signorino, la consigliera comunale mette in dubbio la legittimità dell’ordinanza sindacale emanata lo scorso 30 luglio. Mette in forse anche la sostenibilità economica dell'operazione avviata dall'amministrazione comunale

Il trasferimento dei lavoratori e dei servizi Ato all’Amam solleva le prime polemiche. A porsi numerosi interrogativi è la consigliera di area pd Antonella Russo, che mette in dubbio la legittimità dell’ordinanza emanata dal sindaco Renato Accorinti lo scorso 30 luglio, in virtù della quale la società che ha sede sul viale Giostra dovrà erogare dal 1.agosto al 31 dicembre 2015 anche servizi di manutenzione del verde pubblico e di pulizia delle ville comunali (vedi qui).

In primis, la consigliera i chiede se i servizi trasferiti dall’Ato all’Amam «possono essere considerati contingibili ed urgenti, tali da essere disposti con ordinanza urgente del sindaco e non con i normali canali amministrativi».

In un’interrogazione indirizzata al sindaco Renato Accorinti ed al suo vice Guido Signorino, la consigliera Russo domanda «se era possibile e legittima l’emissione di una ordinanza sindacale urgente in materia di servizi di manutenzione verde e pulizia ville comunali, quando ad oggi il piano di intervento aro, approvato dalla giunta comunale il 07.05.2015 non è ancora approdato in consiglio comunale. Così come non è stato ancora approvato dall’aula il piano di riordino delle partecipate giusto decreto sindacale n. 11 del 31.03.2015».

La consigliera chiede, inoltre, se l’ affidamento di nuovi servizi all’amam spa avviene su applicazione del vigente statuto amam. «Se così fossse – spiega – l’art. 3 dell’attuale statuto, malamente riportato con vari omissis nella ordinanza sindacale, non consente all’amam spa l’esercizio di attività in settori complementari, come quello ambientale ma anche energetico, se non perché trattasi di attività accessoria, ausiliaria o affine rispetto alla gestione del servizio idrico, quindi con delle limitazioni di non poco conto». Se l’affidamento viene, invece, effettuato sulla base dell’ampliato statuto Amam, giusta delibera di consiglio comunale 45/c del 14 luglio, per la Russo ci sono enormi dubbi che possa essere oggetto di una ordinanza sindacale.

La consigliera ricorda, infatti, che ad oggi mancano una serie di adempimenti, quali : adozione del provvedimento sindacale ad opera del consiglio di amministrazione amam; deliberazione del cda di modifica dello statuto; il decorso del termine di 30 gg. per la successiva iscrizione nel registro delle imprese; pianta organica contenente il numero effettivo dei dipententi Ato3 che si vogliono far transitare all’amam spa; piano di mobilità che specifichi, oltre al numero dei dipendenti ato3 interessati alla mobilità, quale ccnl si intende applicare, quali siano le mansioni e le qualifiche dei nuovi dipendenti Amam».

La consigliera Russo si chiede poi che effetti possa avere l’ ordinanza sindacale, per legge immediatamente esecutiva, alla luce del fatto che il passaggio interaziendale non è ancora ad oggi avvenuto. A tal proposito vuole sapere dal sindaco Accorinti e dal cice Signorino c«ome si possono ad oggi considerare gli (ex?) Dipendenti ato3: in forza ancora alla società in liquidazione, almeno finchè tutta la procedura di mobilità interaziendale non venga completata, o già in forza all’amam spa, in virtù proprio di una urgente ordinanza sindacale immediatamente esecutiva a decorrere dall’1 agosto? ».

«Se un (ex?) Dipendente ato3 nel corrente mese di agosto ha sventuratamente un infortunio sul lavoro, chi lo deve denunciare? Presso quale società è in forze?» scrive nella sua interrogazione, rivolgendo ai due amministratori le seguenti domande: «chi deciderà se questi lavoratori saranno occupati all’amam spa tramite un contratto di lavoro a tempo determinato? Chi stabilirà le condizioni contrattuali con i lavoratori? Cosa succederà loro alla scadenza del termine del 31.12.2015»

La consigliera rende noto che la Direzione Territoriale del Lavoro di Messina, nella riunione dello scorso 3 agosto, tentasi alla presenza, tra gli altri, anche dell’amministrazione comunale di messina ha espressamente sottolineato la necessità di emettere un bando di mobilità ad evidenza pubblica. Chiede , quindi: «L’amministrazione intende adempiere a tale prescirziome oppure si prevede il passaggio diretto dei dipendenti?»

Al di là degli aspetti formali, per Antonella Russo non meno importrante è la questione dei costi che dovrà sostenere il Comune. Nell’ordinanza viene specificato che per l’operazione saranno attribuiti alll’amam 700mila euro iva inclusa. Facecesdo due rapidi conti la consigliera russo fa notare che si tratta di 570mila euro netti, a fronte di un costo per l’Amam di 980.000 x 5 mesi, per tutti i dipendenti ato3. Si chiede quindi l’amam può sopportare un costo per cinque mesi di oltre 400mila euro? (DLT)

4 commenti

  1. Questa giovane consigliere comunale non sa di cosa parla, la selezione della classe politica di una grande città metropolitana, come Messina, non può avvenire con il gioco di chi porta più voti nelle urne. Il Consiglio Comunale ha compiti di indirizzo vitali per le sorti della città, la competenza dovrà essere uno dei criteri per essere candidati ed eventualmente eletti nei TRENTADUE consiglieri previsti alle prossime elezioni. Invito Alessandra RUSSO a leggersi la normativa regionale sugli ATO prima di parlare, ricordarsi che deve a Crocetta e al suo partito, il PD, se i Comuni devono accollarsi i dipendenti regionali delle società d’ambito. E’ il Consiglio Comunale più incompetente della storia di Messina, presieduto da una sprovveduta.

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  2. Questa giovane consigliere comunale non sa di cosa parla, la selezione della classe politica di una grande città metropolitana, come Messina, non può avvenire con il gioco di chi porta più voti nelle urne. Il Consiglio Comunale ha compiti di indirizzo vitali per le sorti della città, la competenza dovrà essere uno dei criteri per essere candidati ed eventualmente eletti nei TRENTADUE consiglieri previsti alle prossime elezioni. Invito Alessandra RUSSO a leggersi la normativa regionale sugli ATO prima di parlare, ricordarsi che deve a Crocetta e al suo partito, il PD, se i Comuni devono accollarsi i dipendenti regionali delle società d’ambito. E’ il Consiglio Comunale più incompetente della storia di Messina, presieduto da una sprovveduta.

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  3. NON C’E’ PIU’ RITEGNO!!!! ADESSO LA ZIA MARIA (COME LO CHIAMANO ALTRI COMMENTATORI)SI PERMETTE ANCHE DI CRITICARE, E QUASI OFFENDERE, LA MIGLIORE E PIU’ PREPARATA CONSIGLIERA COMUNALE!!!!!!!!!!!!

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  4. NON C’E’ PIU’ RITEGNO!!!! ADESSO LA ZIA MARIA (COME LO CHIAMANO ALTRI COMMENTATORI)SI PERMETTE ANCHE DI CRITICARE, E QUASI OFFENDERE, LA MIGLIORE E PIU’ PREPARATA CONSIGLIERA COMUNALE!!!!!!!!!!!!

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