Gli ex Feluca all’Amam e all’Atm, Burrascano: “Assunzioni illegittime, rischio di danno erariale”

I destinatari della missiva sono numerosi: Accorinti, Eller, Le Donne, Procura della Repubblica, Corte dei Conti, ingegnere Sciacca che guida l’ispettorato del lavoro, Ministero dell’Interno, Atm e Amam.

Il caso delle assunzioni di Feluca finisce su tutti i tavoli possibili attraverso l’interrogazione che ha trasmesso il consigliere comunale del Megafono Angelo Burrascano, che spesso in questi anni ha acceso i riflettori sui costi delle partecipate.

In questo caso punta l’attenzione sulle assunzioni degli Ex Feluca transitati, tra non poche polemiche, in Amam e Atm.

“Entrambe sono società partecipate del Comune ed in seguito alla delibera di giunta n. 760/2014 il personale della ex Feluca veniva inviato nelle suddette partecipate con legge n. 147 del 27 dicembre 2013, senza previa valutazione dell’opportunità di attivazione delle procedure di mobilità anche in relazione ad esigenze di riorganizzazione delle funzioni e dei servizi esternalizzati, secondo le modalità previste dall'art.1 comma 563 della legge 147 del 2013- evidenzia Burrascano- Infatti, tale normativa prevede che i processi di mobilità sarebbero potuti avvenire, previa informativa alle rappresentanze sindacali operanti in seno alle società partecipate. La normativa vieta che la mobilità possa realizzarsi tra le società partecipate e gli enti pubblici soci delle stesse, né che possano essere attuate procedure di impiego di risorse umane dalle società quotate e dalle stesse controllate”.

In particolare il consigliere ricorda come la delibera di giunta che riguarda la stabilizzazione a tempo indeterminato degli ex Feluca, soggetto di natura privatistica dal momento che il 51% del capitale è detenuto da società privata, all’Amam e all’Atm è nulla e/o irregolare, viziata ed illegittima, in quanto non può esserci mobilità tra società pubblica e privata.

L’ingresso in Feluca del personale, a suo tempo, è avvenuto senza selezioni e l’automatico passaggio in due partecipate di lavoratori di una società a maggioranza di capitale privato pone problemi anche sotto il profilo della mancata opportunità per tutti ad un accesso regolato da concorsi pubblici.

“Anzi così facendo, questo provvedimento è discriminatorio nei confronti dei disoccupati ai quali è stato impedito di partecipare ad una selezione, così come andava fatta, attraverso un concorso pubblico ed avere le stesse opportunità. Il personale della Feluca S.p.A. è stato assunto senza una preventiva procedura selettiva, e pertanto, senza il rispetto della trasparenza e imparzialità mediante l’ accordo tra le parti a firma del precedente amministratore AMAM , Avv. Anastasi con l'Amministrazione comunale e per l'ATM con il Dott. Foti”.

Secondo Burrascano la delibera di giunta n°760/2014 doveva inoltre transitare per la discussione in consiglio comunale ed anzi l’amministrazione ha preferito la strada del trasferimento senza rispettare le norme in materia di concorsi come previsto invece dall'art. 35 del decreto legge 165/01, senza l'assenso del parere di regolarità contabile, né il rispetto dell'art. 2112 del cod. civ. in materia di trasferimento del ramo di azienda, anche alla luce dell'art. 31 del d.lgs. n. 165/2001.

Nei mesi scorsi Tempostretto ha dato notizia dell’indagine ispettiva in corso da parte dell’Ispettorato del lavoro, proprio sulle procedura adottate dall’amministrazione per il trasferimento del personale ex Feluca all’Amam (leggi qui l’articolo), ed alla luce di quanto emerso il consigliere del Megafono interroga il sindaco, il segretario generale Le Donne, l’assessore Eller, il direttore generale dell’Atm Foti ed il presidente dell’Amam Termini per sapere: 1)Con quali criteri sia stato possibile attuare queste assunzioni all'ATM ed AMAM ;2) se si è accertato, prima di procedere al provvedimento, se nelle stesse partecipate del Comune di Messina vi fossero già delle figure, idonee a soddisfare le esigenze dei servizi con i requisiti professionali e qualifiche tecniche 3)se si è tenuto conto, visto la precarietà della situazione in cui versa il bilancio del Comune se ciò comporterà dei costi aggiuntivi per la finanza pubblica ed un eventuale aggravio dei costi nei confronti dei cittadini/utenti; 4) se tale atto rappresenta una illegittima ingerenza all'autonomia attribuita agli amministratori delle società dalla legge;5) se vi sono i fatti indicatori di un comportamento inadempiente, o inadeguato sotto il profilo delle capacità gestionali degli amministratori in carica; 6)se la firma per l'attuazione del passaggio da parte di Anastasi e Foti fosse legittimata

“ A mio parere non avrebbero potuto assumersi la responsabilità del passaggio del personale Feluca e pertanto si chiede l'annullamento di tutti gli atti predisposti. Per tale motivo si è creato un danno erariale e un perdurare del suddetto reato. Chiedo anche l'annullamento in autotutela del provvedimento, poiché si è evidenziata la palese inopportunità dello stesso, mentre è chiara la necessità di indire un concorso pubblico, nel rispetto della legalità”.

Due gli aspetti evidenziati da Burrascano, uno sul piano della trasparenza e della legittimità, l’aver cioè operato senza rispetto delle norme sui concorsi ed uno sul fronte economico, paventando la possibilità del danno erariale. Il consigliere ricorda infatti alla giunta come dall’attività ispettiva possano derivare, tra le altre cose, anche sanzioni amministrative oltre che responsabilità di rilevanza penale. Da qui la richiesta di “congelare il passaggio del Personale della Feluca” in attesa delle risultanze della stessa indagine da parte dell'Ispettorato del Lavoro.

Rosaria Brancato