Dal Governo 48 milioni di euro per le scuole, di cui 15 per la messa in sicurezza. Garofalo: «Come sono stati spesi?»

Il delicato problema dell’edilizia scolastica messinese è approdata in Parlamento. Ad accendere i riflettori nazionali su un tema che dopo il report di Sciacca e la relazione del dirigente Ajello (vedi qui) ha creato giustificato allarme in città è stato il deputato di Ncd Vincenzo Garofalo con una interrogazione parlamentare presentata al Ministro dell'istruzione, Stefania Giannini.

Garofalo spiega in un comunicato che nel corso del question time di oggi è emerso che «per gli edifici scolastici di Messina il Governo è intervenuto con una spesa di 48 milioni e 600 mila euro di cui 15 per messa in sicurezza»

«Il dato dei fondi stanziati è interessante – commenta Garofalo – e da questo dati partiremo per capire come mai, nonostante ciò, quasi tutti i nostri 112 plessi scolastici necessitino di interventi di messa in sicurezza.

Se il Governo ha destinato queste risorse alla nostra città, considerata nella classificazione effettuata dalla Protezione Civile e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) a rischio sismico 1, queste risorse come sono state spese fino ad oggi? Per quali interventi? Con quali risultati?»

Il deputato messinese assicura che indagherà su ciò che è stato fatto, partendo dai dati forniti oggi dal Ministro. «L'esistenza di un Piano nazionale – conclude Garofalo- è una buona notizia. Ma come dimostra il caso di Messina occorre anche predisporre gli strumenti per verificare che dalla programmazione si passi all'attuazione».